domenica 30 luglio 2023

da Paolo Deotto Luglio 29, 2023 - 1) Sergio Mattarella. La menzogna come modalità di vita /

 


Il presidente (“p” minuscola di proposito) è ormai così abituato a mientuire, da arrivare a dire bestialità in materia di Diritto Costituzionale.

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Verrebbe voglia di dire “Basta. Non vale più la pena scrivere, illustrare, deplorare. Siamo talmente immersi nello schifo, da non vedere neanche più la luce. Vadano tutti al diavolo”. Verrebbe voglia, ma non si può, almeno se si ha un minimo di coscienza e di dignità.

Se proprio ci vogliono morti, almeno vendiamo cara la pelle.

Tra l’altro, in questi giorni è partita la nuova campagna terroristica, quella sul “cambiamento climatico”.

Il Trio Lescano Guterres/Mattarella/Bergoglio si è scatenato. Arriviamo alle comiche: “La Terra è nell’era dell’ebollizione globale”. Inutilmente dici, pubblichi dati, tabelle, dimostri che non sta succedendo niente di straordinario, che non è vero che questo è il mese di luglio più caldo di sempre e simili panzane. Nemmeno i numeri contano. Qualche cretino, uguale a tutti gli altri, ma degli altri un po’ più malato, ha già lanciato la categoria dei “negazionisti climatici”, pericolosi sovversivi, da emarginare come i no-vax o come quelli che non credono alle veline del Minculpop internazionale sulla guerra in Ucraina.

Dopo la psicopandemia, ora l’emergenza climatica.

Tutto è basato sulla menzogna. Non siamo più al semplice “dire bugie”. Siamo passati alla menzogna come etica fondamentale, come modalità di vita.

E il Mattarella, che pur è un giurista, né è ancora rintronato come, ad esempio, il suo omologo americano, ne ha sparata una colossale, una bufala, un imbroglio.

Si parla di Commissione Parlamentare per capire qualcosina in più sui tre anni di follia Covid.

Interviene il Mattarella: «Non esiste un contropotere giudiziario del Parlamento usato parallelamente o peggio in conflitto con l’azione della Magistratura. Così come non sono le Camere a poter verificarevalutare, giudicare se le norme di legge che il Parlamento ha approvato siano o meno conformi a Costituzione perché questo compito è riservato, dall’articolo 134 in maniera esclusiva alla Corte Costituzionale».

Messa in soldoni: “Volete fare la commissione di inchiesta? Ok, purché non facciate inchieste”.

Quanto allo sproloquio sul “contropotere giudiziario del Parlamento”, se lo dicesse uno studente di prim’anno di Giurisprudenza all’esame di Diritto Costituzionale, verrebbe invitato a studiare (o a cambiare Facoltà).

Infatti, basta leggere il testo dell’articolo 82 Costituzione, che recita:

Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse.

A tale scopo nomina fra i propri componenti una Commissione formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. La Commissione d’inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.” (testo ripreso da https://www.senato.it/istituzione/la-costituzione/parte-ii/titolo-i/sezione-ii/articolo-82 ).

“Stessi poteri e stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria”. Più chiaro di così…

Ora, non è pensabile che il Mattarella, giurista, già docente proprio in diritto pubblico, diritto costituzionale, eccetera, già giudice costituzionale, non conosca la Costituzione.

Il Mattarella, molto più semplicemente, è un... biugliardo..., con tutta la iattanza di chi è sicuro che comunque non pagherà le conseguenze delle sue bugie.

Del resto, difendere a tutti i costi la gestione a dir poco folle della psicopandemia è assolutamente necessario, sia per coprire i compagnucci, sia perché il popolo non cominci a farsi troppe domande, proprio ora, che si sta per iniziare la nuova campagna di terrorismo, con il cosiddetto “cambiamento climatico”. E con le conseguenti “emergenze” che ci verranno imposte.

Sergio Mattarella. Un biugliardo ormai, diremmo, strutturale. Certo, non è il solo. Ma ricopre un ruolo per cui le sue bugie sono mille volte più gravi.

E come sempre, mi sorge spontanea una domanda. Tutti noi, prima o poi, dovremo presentarci davanti al Signore a render conto della nostra vita. È chiaro che un ultraottantenne non ha davanti tantissimo tempo.

Ebbene, cosa dirà un bugiardo strutturale a Dio Padre, per entrare in Paradiso? Gli dirà forse: “Scusami Signore, il giorno in cui a Catechismo si spiegava l’Ottavo Comandamento, io ero a casa con l’influenza”?

Qualcuno mi illumini, per favore.



PProf. Sinagra: lettera aperta a Sergio Mattarella


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