Maurizio Blondet
“Non siamo Amazon”, ha sibilato il ministro della Difesa Britannico. Aggiungendo che Z dovrebbe dimostrarsi più grato dell’assistenza che riceve dall’Occidente – di fronte all’insistenza di Z di avere una data sicura per l’entrata nella NATO.
Che trattamento, da parte di quel governo british che è stato il vero istigatore della guerra ad oltranza fino all’ultimo ucraino; si ricordi la visita a sorpresa, nell’aprile 2022, dell’allora primo ministro Boris Johnson a Kiev per impedire un negoziato con Mosca che Z stava per accettare; visita poi reiterata a giugno, in cui Johnson gorgheggiò:
“Continueremo, come abbiamo fatto dall’inizio, a darvi l’equipaggiamento militare necessario… assieme all’addestramento che potrebbe servirvi per usare il nuovo materiale, cosicché voi, popolo ucraino e forze armate ucraine, possiate fare ciò che desiderate, ovvero espellere l’aggressore dal vostro paese.
Poche ore prima, Biden in un’intervista a Fareed Zakaria s’era lasciato sfuggire il vero motivo (a tutti noto) per cui fornirà a Kiev bombe a frammentazione vietate: l’America ha finito tutte le altre munizioni.
L’America sta finendo le munizioni, come titola il Wall Street Journal. D’improvviso, l’Occidente sembra scoprire quello doveva essere noto agli immensi strateghi: che non ha più la base industriale per sostenere una guerra vera; mentre la Russia al contrario ha ancora le industrie che servono a fabbricare i carri armati e gli aerei e le munizioni, nonché alleati di fatto come l’Iran che la fornisce di droni.
Sembra che tutte le speranze strategiche dell’Occidente fossero affidato alla sola “controffensiva ucraina”; la quale non ha sfondato e nel tentativo ha perso,oltre a decine di migliaia di uomini, 250 carri armati, che sono praticamente tutti quelli che ha ricevuto dal West.
Sicché oggi il Financial Times ha anche la faccia di rimproverare:
Finora, gli alleati occidentali di Kiev hanno sborsato più di 160 miliardi di $ in aiuti militari e finanziari, ma le forze ucraine hanno mostrato di non essere in grado di sferrare una controffensiva in grado di penetrare le difese russe.
Peggio, i grandi strateghi vivevano nella presunzione che la Russia avesse armamento obsoleto e sovietico, e si sono fatti sorprendere dalla tecnologia elettronica degli elicotteri d’assalto. Un esperto:
“Gli elicotteri d’attacco russi Ka-52 e Mi-28 sono stati dotati di un sistema elettronico che devia missili come gli Stinger e in un recente attacco un Ka-52 ne ha deviati 28; quindi lanciarli è una perdita di tempo. Allo stesso modo, la Russia abbatte da sei a otto HIMARS e StormShadows al giorno. Lungo il fronte, gli attacchi dell’Ucraina sono tornati a quelli precedenti alla grande offensiva con l’Ucraina che perde circa 600 soldati al giorno più carri armati, IFV, obici, ecc
La risposta della Russia alle munizioni a grappolo è di inviare i loro droni Lancet a dare la caccia alle batterie M777 e ne hanno distrutte almeno tre negli ultimi due giorni.”
Inoltre, come informa Larry Johnson (un ex ufficiale del Marines)
La Russia non è più in posizione difensiva. Ha lanciato la propria controffensiva e sta riscuotendo successo nel respingere le forze ucraine :
I combattimenti continuano in prima linea. In direzione #Starobelsk, le Forze Armate RF sono riuscite ad avanzare nell’area della Zhuravka Balka e nelle vicinanze di #Torskoye, sventando anche un massiccio attacco nei pressi di #Dibrova. Nel settore #Bakhmut, le truppe russe hanno condotto un contrattacco vicino a #Kleshchiyevka e hanno anche respinto un attacco nemico nelle vicinanze di #Berkhovka.
Feroci scontri sono in corso nel settore #Vremyevka. I marines ucraini stanno cercando di avanzare nell’area di #Priyutnoye e Grushevaya Balka, dove in precedenza erano riusciti a prendere piede nelle piantagioni. A #Rabotino il nemico attaccò senza successo a nord dell’insediamento, perdendo i mezzi corazzati forniti dall’Occidente.
In direzione #Kherson, le unità russe continuano a combattere i sabotatori ucraini sbarcati sulle isole e sotto il ponte #Antonovsky. Secondo alcuni rapporti, un ponte ferroviario è stato fatto saltare in aria a nord di #Alyoshki.
Prevedo che la Russia intensificherà i suoi attacchi alle posizioni ucraine in punti chiave lungo la linea di contatto di 800 miglia nelle prossime due settimane. Mentre la NATO si sta affrettando a fornire all’Ucraina informazioni utilizzabili per tentare di danneggiare le capacità russe, Zelensky e i suoi generali affrontano la dura realtà che l’intelligence di prima classe è inutile se non si dispone della forza lavoro o dell’equipaggiamento per intaccare le difese russe. L’esercito ucraino si indebolisce a ogni attacco infruttuoso”.
Quindi:
Cosa pensate che accada adesso? Che l’Occidente rimasto senza munizioni e ucraini da spendere, acceda a qualche tipo di negoziato? Dopo tutti i sogni di disfatta e smembramento della Russia che ha coltivato nei suoi deliri di onnipotenza?
Risponderà con una escalation. Ma se non ha più munizioni, direte voi. Invece ne ha: le armi chimiche, quelle virali, le testate atomiche. In fondo, la logica è quella di Biden: abbiamo finito i proiettili convenzionali, perciò mandiamo quelli frammentazione. Poi, finiti quelli, le chimico-biologiche.. poi le testate; ma tattiche.
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