PS: <<occhio per occhio...sanzioni per sanzioni...>>!!!Occhio per occhio, dente per dente (spesso soltanto occhio per occhio) è una celeberrima espressione che esprime l’altrettanto celebre principio giuridico noto come legge del taglione (un principio di diritto che consiste nella possibilità riconosciuta a una persona che abbia ricevuto intenzionalmente un danno causato da un’altra persona, di infliggere a quest’ultima un danno, anche uguale all’offesa ricevuta).
umberto marabese
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"In risposta alle misure limitative introdotte il 2 e il 22 marzo nei confronti di sei cittadini russi", la Russia ha sanzionato il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, e altri 7 responsabili europei vietando loro l'ingresso nel Paese.
Oltre a Sassoli, la Russia ha vietato l'ingresso a Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea responsabile per le politiche su valori e trasparenza, così come a Jorg Raupach, capo dell'ufficio del procuratore generale di Berlino.
In seguito alla decisione di Mosca di vietare a David Sassoli e altri sette cittadini europei, l'ingresso in Russia, il presidente dell'Europarlamento ha affermato: “Non avendo chiesto di entrare in Russia è evidente che è un attacco politico da cui non ci faremo intimidire. Si cerca di colpire i parlamenti perché sono la voce dei cittadini e questo vuol dire che il parlamento europeo ha fatto il proprio dovere nel difendere le libertà fondamentali, nel denunciare le violazioni dello stato di diritto in Russia e in tanti Paesi del mondo”.
La Russia non ha minacciato nessuno di sanzioni. Così ha replicatp la rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, alla dichiarazione del presidente del Parlamento europeo David Sassoli, al quale è stato vietato l'ingresso in Russia.
“Maria Zakharova sulla sua pagina Facebook ha citato le parole di David Sassoli, sottolineando: ‘Anche noi’”.
"Abbiamo minacciato?", ha poi aggiunto la diplomatica di Mosca.
Il quotidiano russo Komsomolskaya Pravda evidenzia che la Russia, in risposta alle misure restrittive imposte dal Consiglio dell'UE il 2 e 22 marzo contro sei cittadini russi, ha vietato a otto cittadini dei paesi dell'UE di entrare nel suo territorio.
Successivamente, il ministero degli Affari esteri russo ha affermato che il vero scopo delle sanzioni anti-russe dell'UE è "frenare lo sviluppo del nostro paese ad ogni costo".
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