lunedì 17 maggio 2021

L'AntiDiplomatico - Basta "lacrime di coccodrillo" sulla Shoah. Magistrale intervento del professor Finkelstein




PS: Alla cortese attenzione dei Parlamentari dell'attuale Governo: Da Matteo Salvini ad Enrico Letta, da Antonio Tajani a Maria Elena Boschi, da Giovanni Toti a Virginia Raggi, insieme al presidente dell'aula capitolina Marcello De Vito, da Andrea Cioffi a Carlo Calenda...Vergognatevi, in simili situazioni non ci si marcia per Roma a favore di questo o quello...ma bisognerebbe farlo...E VOI NON LO FATE APPOSTA...per non continuare a far morire la gente. VERGOGNA!

umberto marabese

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Lo storico e politologo ebreo accusa: «I miei genitori hanno partecipato alla rivolta del ghetto di Varsavia e l’intera mia famiglia è stata sterminata dai nazisti. Proprio per questo considero spregevole strumentalizzare l’Olocausto».

«Ogni singolo membro della mia famiglia è stato sterminato nell’Olocausto. Non considero niente di più spregevole dell’usare la loro sofferenza e il loro martirio per tentare di giustificare la tortura, la brutalità e la demolizione delle case che ogni giorno Israele commette contro i palestinesi». Norman Finkelstein è uno storico e politologo, ed è ebreo. Queste frasi sono state pronunciate nel 2010, ma sono quanto mai attuali.

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Ogni qualvolta si provi ad affrontare e denunciare la politica di sterminio adottata da Israele contro il popolo palestinese, una vera e propria pulizia etnica della Palestina per utilizzare il titolo di un libro dello storico e accademico israeliano Ilan Pappe, c’è qualcuno che ribatte utilizzando l’argomento dell’Olocausto e delle persecuzione subite dagli ebrei dai nazisti per provare a giustificare quanto accade da ormai tempo immemore in Palestina. 

A questo vero e proprio ricatto si oppone con forza, in questo video, Norman Finkelstein, scienziato politico statunitense di fede ebraica. 

In occasione di questo suo discorso tenuto all'Università di Waterloo una ragazza ebrea ha giocato la carta dell'Olocausto per criticarlo. Ma Finkelstein replica: «Non rimarrò in silenzio mentre Israele commette i suoi crimini contro i palestinesi! E non considero niente di più spregevole dell’usare la loro sofferenza  e il loro martirio per tentare di giustificare la tortura, la brutalità, la demolizione delle case, che Israele commette ogni giorno contro i Palestinesi! Pertanto io rifiuto di farmi ancora intimidire o soggiogare dalle lacrime».

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