venerdì 7 maggio 2021

Audizione Camera "Green pass", Garante della Privacy: "L'uso va circoscritto, servono garanzie adeguate" - l

 


Pasquale Stanzione in audizione davanti alle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia e Affari sociali: "La norma presenta varie carenze" - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Green-pass-Garante-Privacy-Va-circoscritto-servono-garanzie-adeguate-495de8e2-a183-471f-8b31-c6a3e17854c3.html


06 maggio 2021-

 È "opportuno" introdurre una precisazione che "escluda l'utilizzo dei pass per finalità diverse da quelle espressamente previste dal decreto-legge, auspicabilmente circoscrivendo maggiormente ex-ante l'ambito rimesso alle determinazioni delle linee-guida".

Lo ha detto il presidente dell'Autorità Garante per la privacy, Pasquale Stanzione, parlando dei 'green pass' previsti dal dl Riaperture. "La norma presenta varie carenze - ha sottolineato in audizione davanti alle Commissioni riunite Affari Costituzionali, Giustizia e Affari sociali della Camera - tra le quali rileva, in primo luogo, l'indeterminatezza delle finalità che legittimano la subordinazione di determinate attività all'ostensione del pass". Secondo Stanzione, allo stato, residua "un margine di indeterminatezza nella previsione normativa, suscettibile di estendere in misura non irrilevante il perimetro del trattamento". "Ai fini della legittimità del trattamento è indispensabile, anzitutto, che la relativa previsione normativa ne circoscriva, in maniera sufficientemente determinata, l'estensione dal punto di vista soggettivo e oggettivo, introducendo garanzie adeguate all'impatto del trattamento sui diritti e le libertà dei cittadini e alla natura dei dati trattati", ha sottolineato il presidente del Garante per la privacy, Pasquale Stanzione, affrontando il tema delle 'certificazioni verdi' previste nel dl Riaperture, in audizione davanti alle Commissioni riunite Affari Costituzionali, Giustizia e Affari sociali. Vi sono "criticità" e "carenze" nella norma, contenuta nel dl Riaperture, sulle 'certificazioni verdi' Covid-19, ha sottolineato Stanzione. Il Garante per la privacy a tal proposito, ricorda il provvedimento di avvertimento del 23 aprile scorso, con il quale, ha rilevato, "si è inteso sottolineare come lo svolgimento di quest'ultimo, nei termini previsti dal decreto-legge non previamente sottoposto all'Autorità, possa integrare gli estremi di alcune violazioni della disciplina di protezione dati". E' "opportuno" introdurre una precisazione che "escluda l'utilizzo dei pass per finalità diverse da quelle espressamente previste dal decreto-legge, auspicabilmente circoscrivendo maggiormente ex-ante l'ambito rimesso alle determinazioni delle linee-guida", ha detto Stanzione. "La norma presenta varie carenze - ha sottolineato in audizione davanti alle Commissioni riunite Affari Costituzionali, Giustizia e Affari sociali della Camera - tra le quali rileva, in primo luogo, l'indeterminatezza delle finalità che legittimano la subordinazione di determinate attività all'ostensione del pass".  Secondo Stanzione, allo stato, residua "un margine di indeterminatezza nella previsione normativa, suscettibile di estendere in misura non irrilevante il perimetro del trattamento".  "Le sole informazioni necessarie appaiono essere i dati identificativi, il numero univoco della certificazione e il suo termine di validità". E' quanto rilevato dal presidente dell'Autorità Garante per la Privacy. Secondo Stanzione, invece, "appaiono eccedenti non solo l'indicazione del numero di dosi di vaccino somministrate al soggetto, ma anche la previsione di modelli di certificazioni verdi diversi a seconda della condizione (vaccinazione, guarigione, test negativo) in virtù della quale esse sono rilasciate".  

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