Un botta e risposta durissimo tra un lettore e Giulietto Chiesa. L'intolleranza dei "neo-anti-fascisti", nemmeno paragonabili agli anti-fascisti del tempo che fu.
Redazione13 gennaio 2019megachip.globalist.it
(Risposta a Francesco Rosselli)
Il messaggio a Giulietto Chiesa:
Certo che Giulietto Chiesa negli ultimi mesi sta sbarellando di brutto, diciamo dal famoso incontro insieme a cacapound a lezione di propaganda da Dugin.
Accanto a momenti di lucidità (critiche a Bolsonaro, difesa di Lula, difesa lingua minoranza Russa in Estonia, parzialmente la situazione Ucraina), si alternano posizioni grottesche e francamente incomprensibili ... tifo per il nuovo management Rai e dunque alla nuova conseguente occupazione politica (Go Marcello Go), il video di Dijsselbloem con libera interpretazione della traduzione che lo si è voluto far passare per attacco all’Italia per la gioia di complottari e 5stelle, il “Beppe ripensaci” di ieri con la contestazione dei sacrosanti punti 2 e 3 del manifesto pro scienza di Burioni.
Soros e le pressioni internazionali per 7 adulti e 3 bambini in mare per 18 giorni con la Seawatch…
Menzione speciale per la sparizione da fb della risposta ad una lettera ad una lettrice russa del Globalist che parla della disastrosa situazione economica e sociale in Russia e lì il buon Giulietto si commuove e riconosce che si è vero che oltre le luci delle vetrine di Mosca, San Pietroburgo Sochi la Russia è un paese impoverito, dove la corruzione la fa da padrone ecc ecc .. e che il suo sostegno a Putin è per la politica estera solamente.
Questa lettera per un po’ era sulla pagina twitter di giulietto e spero ci sia ancora.. l’ho anche cercato sulla pagina fb ma probabile sia stato cancellato o forse mai postato visto che qui su fb si trova lo zoccolo duro dei sostenitori del tipo “Putin è il mio presidente” .. e come si faceva a deluderli così sbattendogli in faccia la realtà?
Koincidenze? Io non kredo.
Francesco Rosselli
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La risposta di Giulietto Chiesa:...
Ecco, questa volta dedicherò un po' di tempo alla requisitoria di Francesco Rosselli. Per quelli che vogliono saperne di più, rimando alla mia biobibliografia (tra poco la pubblicherò nel mio nuovo sito www.giuliettochiesa.com). Così si potranno misurare i miei "sbarellamenti". Ma andiamo con ordine.
Rosselli è sicuramente un "neo-antifascista". E dunque non conosce la differenza che c'è tra "andare a lezione di propaganda da" e "discutere con". Lui non si premura di sapere cosa dico e cosa penso, non importa dove. Vuole decidere lui dove devo andare a parlare e con chi. Ebbene: devo deluderlo. Io vado a parlare con Aleksander Dugin perché lo considero un grande interlocutore politico. E vado a parlare anche a Casa Pound, per esprimere le mie posizioni. Come faccio sempre. Il problema è che quelli come Francesco Rosselli (o come quelli che piacciono a Rosselli, il quale sventola sicuramente la Falce e il Martello) non vogliono discutere con me e (sigh!) non mi invitano più da anni. Infatti loro parlano soltanto tra di loro. Io, invece, sono andato a parlare a Casa Pound, dove ho trovato ascoltatori attenti, molto interessati, desiderosi di saperne di più. Insomma faccio politica a modo mio, e continuerò a farla senza badare ai "neo-antifascisti" che non sono nemmeno paragonabili agli anti-fascisti del tempo che fu.
Lascio da parte i miei "momenti di lucidità", gentilmente elencati da Francesco Rosselli. Senza trascurare di notare che la mia copertura dei fatti di Ucraina non gli piace abbastanza. Non spiega perché, ma intuisco che la considera obiettiva. Cioè sarei troppo "filo Putin". Capisco lo sconcerto di chi considera la Russia "imperiale" di Putin come il nemico principale, o equipollente, ma devi ricordargli che se la Siria non è stata fatta a pezzi dall'imperialismo americano, questo è merito di Putin, che gli tributo pubblicamente. E, per quanto concerne l'Ucraina, io ritengo che, fin dall'inizio, il colpo di Stato a Kiev sia stato creato dalla CIA e non dall'FSB.
Per quanto concerne i sette adulti e i tre bambini a bordo della Sea Watch, penso che dovevano essere salvati, ma penso anche a chi paga la SeaWatch e le analoghe navi. Che non sono certamente dei buoni samaritani. Penso che, se fossi stato al posto di Salvini, mutatis mutandis, avrei preso decisioni simili alle sue. Perché ritengo meritevole e saggio avvertire i milioni di giovani africani (infatti sono tutti giovani, ammaliati dalle nostre "ricchezze") che la via della fuga verso il presunto Bengodi, non è la soluzione dei loro problemi. Penso che solo un decisione drastica come quella di chiudere i porti sia stata giusta e che, nel complesso, si rivelerà più "umanitaria" della carità pelosissima di chi si preoccupa soltanto di quello che accade sulle rive della Libia.
"Sbarello"? Non credo. Io guardo al mondo quanto rifletto sull'Italia e sono convinto di essere più rivoluzionario di molti presunti rivoluzionari alla Francesco Rosselli.
Sulla RAI di Marcello Foa non ho altro da dire che non abbia già detto. Io, a differenza di tutto questo "sinistrume" nauseabondo, che ha tollerato in silenzio, per decenni, l'occupazione della RAI da parte dei padroni del vapore, mi sono battuto e mi batto per una riforma del sistema radiotelevisivo italiano (tutto). E ho salutato la nomina di un presidente RAI non lottizzato, augurandogli buon lavoro e anche le mie condoglianze per quello che lo aspettava e lo aspetta. Se la RAI continua a essere lottizzata non è certo colpa sua. E, per il resto, vedremo cosa potrà fare e, se sarà il caso, criticheremo le sue posizioni e quelle del governo.
Per quanto riguarda Dijsselbloem, rilevo solo che Rosselli, da buon rivoluzionario "neo-antifascista", legge Repubblica e crede alle sue fake news. Io non ne ho fatto nessuna "libera traduzione". Rosselli invece fa una "libera traduzione" di Repubblica accusandomi (me e Pandora Tv) di avere correttamente interpretato Dijssebloem mentre minacciava il governo legittimo dell'Italia.
Il "Beppe Grillo ripensaci" di Massimo Mazzucco l'ho pubblicato, condividendolo in toto, perché non sono così fesso da non capire che la mossa di Burioni è un invito sanfedista alla repressione del dissenso in generale. Ovvio che non siamo all'«allarme fascista». È molto peggio! Infatti il “neo anti-fascista” Francesco Rosselli non se ne accorge e pensa "ai punti 2 e 3 del manifesto per la scienza". Io invece penso che quel manifesto è appunto un attacco contro il libero pensiero, contro il confronto reale di posizioni, contro la libera informazione, contro la gente in generale. E a favore della Glaxo, anche se non la nomina.
Dulcis in fundo, Francesco Rosselli mi accusa di avere "cancellato", "fatto sparire", una mia risposta a una lettrice russa in merito alle condizioni sociali in Russia. Io non ho fatto "sparire" un bel niente. L'accusa è falsa. E non si vede perché io avrei dovuto scrivere una risposta a una lettera, ricevuta sulla mia pagina Facebook russa (potevo semplicemente ignorarla), per poi farla sparire. Io scrissi quello che sapevo e pensavo: che le condizioni sociali in Russia non sono affatto buone, e che il Governo attuale di Russia è un Governo che bada di più agli interessi degli oligarchi che a quelli del popolo. Avevo anche spiegato che il mio appoggio alla politica estera di Putin non comporta un appoggio alla politica sociale della Federazione Russa. E lo ribadisco. Io non sono dalla parte degli oligarchi.
Francesco Rosselli "ritiene che", "sospetta che", "immagina che", insinuando calunnie che non può dimostrare. Non penserete mica cha gli interessi la verità? Da buon "neo-antifascista" attacca me e, così facendo, "dimentica" i corrotti che manipolano la gente. Lui non va a parlare a Casa Pound. Si limita a spargere calunnie stando a casa propria, al computer. Ai tempi di Stalin sarebbe stato un discreto delatore.
Giulietto Chiesa
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