lunedì 16 maggio 2016

Il DucettoRenziPd butta1/2 miliardo per vincere:"Comunali e referendum, dopo il no all’election day ecco il voto su 2 giorni".

Comunali e referendum, dopo il no all’election day ecco il voto su 2 giorni: 1/2 miliardo buttato da Renzi per vincere

PS:...oltre la dittatura..!
umberto marabese
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Trecento milioni spesi per non accorpare il voto sulle trivelle e farlo fallire. Altri 200 per estendere al lunedì la tornata delle amministrative e quella sulle riforme. Dove il nemico del "sì" è l'astensione. 
Cinquecento milioni. Trecento (costo di una singola tornata elettorale) per il 17 aprile, 100 per il giorno di voto in più a giugno, altri 100 per le 24 ore in più in cui le urne rimarranno aperte per il referendum di ottobre. E’ il sovraccosto che gli italiani pagheranno per la decisione del governo di evitare l’election daytra le amministrative e al consultazione sulle trivelle e raddoppiare i giorni di voto per le comunali del 5 (cui ora si aggiunge anche il 6) giugno e per la chiamata referendaria autunnale con la quale Matteo Renzi ha chiamato gli italiani ad esprimersi sulle riforme costituzionali. Trasformandola nella ricerca di un plebiscito sulla propria persona.
Accorpare il voto sulle trivellazioni e le amministrative non conveniva: il referendum, nelle intenzioni del premier arrivato addirittura ad auspicare l’astensione, doveva fallire e far votare gli italiani nello stesso giorno in cui sarebbero stati chiamati a scegliere i loro sindaci avrebbe aumentato le possibilità di raggiungimento del quorum. Ora conviene, invece, trovare una contromisura all’astensionismo, soprattutto in vista di ottobre: il fronte del “No” alle riforme, si sa, è più motivato di quello del “Sì”, meglio quindi tenere le urne aperte 24 ore in più per consentire ai favorevoli alle modifiche della Costituzione di recarsi ai seggi con più calma: in gioco c’è il prosieguo del mandato, come il premier ha specificato ogni volta che ha potuto....
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