mercoledì 25 maggio 2016

Alessandro Robecchi - Prego, compagni, non fate dire sì anche a Palmiro...

20160525primailfattoquotidiano
Mancano almeno cinque mesi al referendum, e non si parla d’altro. Lo scontro sarà duro e come tale va affrontato. Il paese è diviso, è vero, ma è anche un’occasione per fare un sacco di soldi. Ecco le nuove professioni che vi faranno ricchi grazie allo scontro sulle riforme costituzionali.
Cercatori di citazioni. Con il vostro lavoro di spulciatori di Wikipedia potrete ingraziarvi la leadership e sperare quindi in lucrose contropartite. Notevole il caso di Piero C., farmacista di Pisa. In un raro nastro del primo dopoguerra ha captato le seguenti parole:
– Nilde: “Vuoi un caffè Palmiro?”
– Palmiro: “Sì, mi serve proprio”.

Due giorni dopo il paese è pieno di manifesti: “Anche Togliatti dice Sì”.
Due giorni dopo Piero C. è numero due dell’Eni.

Grafici pasticcionisti. Come ha tenuto a dire la signora Alessia Rotta, che nel Pd è responsabile di qualcosa (per quanto incredibile, credo della comunicazione), i manifesti con Ingrao e Berlinguer che votano Sì (vergognosa manipolazione della storia e delle memoria), “usano un logo diverso da quello ufficiale”. Cioè, basta cambiare l’inclinazione di una lettera, o un punto di colore nel verde o nel rosso e… oplà, il Pd potrà dire “non è roba nostra”. Astuto. E ora sotto con trasferelli e spirito d’impresa. La P un po’ tendente al giallino, la D rovesciata. Quando compariranno i manifesti con Kurt Cobain, Stendhal e Maria Curie che votano sì, voi sarete ricchi....

Assicuratori post catastrofe. Abusare della credulità popolare non è bello, e peggio ancora imbrogliare gli anziani. Se volete fare un’eccezione a queste due piccole regole morali, potreste girare per i palazzoni residenziali, bussare alle porte e truffare le vecchiette. Non ci sarà bisogno di spaventarle, perché lo ha già fatto abbondantemente la propaganda in corso. Se vince il No sparirà tutto, sarà il caos, dovremo scheggiare le selci per difenderci dalle fiere, ci saranno incendi e pestilenze e pioverà tutti i week end. La vecchietta lo sa già: gliel’ha detto Napolitano. Fatele firmare la polizza e prendete la prima rata (in contanti, mi raccomando).
Cacciatore di taglie. Come nelle fiere del Far West, tre scalpi un dollaro. Se portate al Nazareno un docente universitario che vota Sì vi fanno lo sconto alla Coop. Se portate cinque costituzionalisti (è valido anche stordirli con sostanze psicotrope) vi fanno sottosegretario. Per agevolare la raccolta, il governo sta pensando di consegnare lauree di diritto costituzionale già alle elementari, all’esame di quinta.
– Lo vuoi il gelato, quando hai finito qui?
– Sì.

Promosso costituzionalista, avanti un altro.
Correttore di gaffe. Lavoro usurante ma ben retribuito. Si tratta di vigilare sulle uscite della ministra Boschi e precipitarsi a scrivere, twittare, postare su Facebook, telefonate agli amici o dire in televisione che non erano gaffe. Non è un lavoro facile, perché dovreste essere sempre disponibili, conoscere i palinsesti televisivi ed assistere a ore di fregnacce approssimative. E saper cogliere l’attimo. Il consiglio è di installarsi una sirena sopra il letto: una volta svegliati di soprassalto, dovrete solo accendere il computer e scrivere: “No! Non ha fatto una gaffe! Quello era suo padre!”.
Trova ospiti. Fondamentale figura professionale che deve garantire la presenza in televisione e ai talk show di tutti gli schieramenti. Molto apprezzato chi trova sostenitori del No sordomuti: si rispetta la par condicio senza turbare troppo gli spettatori. Molto richiesto anche il ricercatore di figli e nipoti di partigiani disposti a dire “Mio padre partigiano avrebbe votato sì”. Lo ha fatto Oscar Farinetti, su, perché voi no?

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