giovedì 19 marzo 2015

.....e intanto l'8 aprile Tsipras andrà a Mosca da Putin

Atene impegnata a trovare 2 miliardi di euro entro venerdì dalle casse pubbliche. Il Fmi poi li girerà per il "salvataggio" dell'Ucraina...


Con la Grecia nel disperato tentativo di raccogliere entro venerdì 2 miliardi di euro per ripagare i debiti con FMI, BCE e Goldman Sachs e con le tensioni crescenti in vista del via definitivo al prolungamento dell'agonia per Atene di altri quattro mesi, Reuters riporta come il “primo ministro Alexis Tsipras sarà in visita ufficiale a Mosca l'8 aprile, accogliendo così l'invito del presidente russo Vladimir Putin”. Lo riporta, secondo l'agenzia di stampa, martedì una fonte del governo greco. Il governo greco aveva in precedenza riferito dell'invito, ma facendo riferimento alla data del 9 maggio e, prosegue Reuters, non è immediatamente chiaro se questa seconda data sia stata annullata dall'agenda di Tsipras.
 
E quindi, commenta il blog americano Zero Hedge, con Syriza che si trova di fronte alla proposta concreta di dover rinunciare a tutte le sue promesse di campagna elettorale o uscire dall'euro, Atene sembrerebbe intenzionata a giocarsi la sua ultima carta rimasta, minacciare di arrendersi al Cremlino. Non è la prima volta che la Grecia utilizza questa carta e, come sottolinea Reuters, il nuovo governo di Syriza lo aveva già manifestato, in modo fallimentare, nei primi giorni di insediamento. In quell'occasione membri del governo di Tsipras avevano manifestato la loro volontà di non sostenere le politiche dell'Ue verso la Russia.------------------
 

Il premier greco potrebbe aver scelto la strategia per i prossimi mesi: “o negoziate o potrei parlare con Putin” per acquisire una forza contrattuale in una fase in cui Francia e Germania sono sotto crescente pressione per la situazione in Ucraina. Il tutto, conclude Zero Hedge, rende ancora più ironico il fatto che Tsipras stia chiedendo a "prestito" dal bilancio pubblico del suo stato per rimborsare il Fondo monetario internazionale, che girerà quei fondi per il “salvataggio” di Kiev

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