venerdì 6 aprile 2012

Come distruggere un Paese e vivere felici.


di Giuliana Cupi - www.fabionews.info

Quasi sei mesi dopo la fine dell'era Berlusconi – che ho perlomeno la piccola soddisfazione morale di non aver festeggiato avendo capito fin troppo in fretta cosa sarebbe venuto dopo –, avvenimento dopo il quale non è passato giorno senza che sempre nuove picconate venissero a smantellare quel po' che rimaneva delle nostre antiche certezze socio-economiche (la sicurezza del posto di lavoro, il diritto allo sciopero, un reddito sufficiente a una vita decorosa), è venuto il momento di tirare le fila e farsi qualche domanda e più precisamente: che fine faremo? E chi ci guadagnerà?
Che fine faremo pare ormai abbastanza ovvio. Le chiusure di stabilimenti produttivi, ognuna delle quali causa centinaia di nuovi disoccupati in un colpo solo, sono all'ordine del giorno e solitamente non sono (ancora) provocate dalla mancanza di mercato, ma dalla fame di lucro degli imprenditori che portano la produzione in Paesi dove il lavoro costa meno che qui...continua...
http://www.megachip.info/tematiche/kill-pil/8037-come-distruggere-un-paese-e-vivere-felici.html
PS: Fermiamo questa "dittatura" imposta da re Giorgio con l'esecutore Monti e i partiti che lo sostengono Pdl a braccietto con il Pd e l'UDC di memoria vaticana. Come fare? Cominciamo il 6 e 7 maggio a non dare loro, i partiti, nemmeno un voto e vedrete che cambieranno subito.
umberto marabese

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