A.C.A.R.
Associazione Culturale Ambientalista Ricreativa
“gli gnomi del bosco urbano”
Sede provvisoria Viale Giordano Bruno n. 8 Grugliasco nel Parco Marcellino Champagnat
Al: Settore Politiche Sociali e Giovanile.
Servizi Sicurezza Sociale.
Ufficio Sicurezza Prot. N. 31684 del 29/8/2011
e per conoscenza:
Ass.re Roberto Montà.
Ass.re Luigi Montiglio
Grugliasco, 1 settembre 2011
Oggetto: relazione in merito alla gestione della casetta del Parco A. Moro di Grugliasco
Gentilissimi,
in Rif al documento Prot. n. 31684 del 29 agosto 2011, mi permetto di riassumere sinteticamente la cronistoria ed il pensiero condiviso dall’Associazione in merito alla Vostra proposta.
Era ottobre del 2009 quando l’Assessore allo
sport Luigi Montiglio, chiamò il sottoscritto in quanto Presidente fondatore dell’Associazione ACAR. e riferì che la Giunta , sotto la nostra pressione iniziata dal 2003, finalmente decise di installare una “casetta” sul tipo di quelle già installate nella precedente consigliatura in Borgata Gerbido, B. Lesna, B. Paradiso e Parco Porporati.
In quell’occasione dava a noi l’incarico di “fare tutto” (cercare un prodotto, verificare le misurazioni, insomma un progettino, ovviamente da verificare e ratificare da parte del settore LLPP) naturalmente in costante contatto con il Comune: abbiamo accettato e ci siamo subito dati da fare.
In prima istanza questa opera doveva essere piazzata nel giardino adiacente V. F Bandiera, quasi angolo C.F Cervi.
All’inizio del 2010 gli Assessori Montiglio e Montà ci comunicarono che la cifra da spendere era di 35mila€, ricevuti dalla Provincia per aumentare la sicurezza nei Parchi, giardini, ecc.
Veniva, nel frattempo, modificata l’area d’installazione: nel nuovo Parco Aldo Moro per essere punto di ritrovo per i residenti e fungere anche da spogliatoi per il vicino campetto per il calcio e la pista da pattinaggio.
L’Assessore Montà affermò che i due prefabbricati dovevano essere “completamente di legno” per meglio inserirli nell’ambiente.
La data massima per terminare il tutto era il 15 di giugno 2010: altrimenti avremmo perso il finanziamento dei 35mila € elargito dalla Provincia.
Ai primi di maggio 2010 chiedemmo una riunione con gli Assessori competenti per presentare il progetto con disegni e relativi prezzi: avevamo un progetto del valore di 38mila €.
Gli Assessori sembravano contenti del lavoro svolto, ma per intervento del Settore dei LL.PP, non ci è chiaro il motivo, non se nè fece più niente di quello che avevamo fatto e si riparte da zero.
A questo punto noi come Associazione veniamo estraniati dal nuovo progetto.
Progetto oggi realizzato, metà in muratura e per meta in metallo, rivestito per buona parte da lastre di lamiera e lastre di lamiera forate di colore verde. Il costo sui 120.000€, cifra citata dall’Assessore Montà nell’ultima riunione.
Nel frattempo, la neonata Associazione S. Giacomo nata con la Parrocchia e la Cooperativa S. Giacomo, costruttrice della metà del palazzo dietro il Penny Market, chiede all’Amministrazione di avere la gestione della casetta in Parco Aldo Moro. Tutto legittimo!
Su questa richiesta siamo chiamati a riunioni congiunte: 2/11 – 16/11/2010 e 16/2 – 25/5 – 1/6 - 3/8 e l’ultima il 23 agosto 2011.
Su intervento dell’Amministrazione, giacché le due Associazioni sarebbero più propense a gestire il fabbricato singolarmente, emerge una proposta: la struttura sia gestita a giorni alterni o tre giorni a testa la settimana.
Noi facciamo una contro proposta, dettata dalla consapevolezza che qualsiasi gestione affidata a due soggetti distinti, in particolar modo semplici Associazioni locali, presenta notevoli difficoltà di responsabilità e di scelte.
Le nostre proposte in merito- precisiamo- alla gestione, non alla partecipazione sono:
1) la gestiamo noi, con il fatto che gli altri hanno ovviamente libero accesso (anche per 3 giorni la settimana), ma la RESPONSABILITA ’ E’ NOSTRA
2) dividiamo la gestione della casetta da quella dello sport tra le due associazioni. Ciò renderebbe più lineari le cose: ciascuno sa di che cosa è responsabile ed entrambi condividono la presenza, con un controllo ed un supporto reciproco, ma distinto.
3) lasciamo la gestione completa all’Associazione S. Giacomo, con il fatto che gli altri- in questo caso l’Ass. Gli gnomi- hanno ovviamente libero accesso( anche per 3 giorni la settimana), ma la RESPONSABILITA ’ E’ LORO.
Gli Assessori, Luigi Montiglio e Roberto Montà danno l’impressione di non considerare alcuna delle nostre proposte.
Evidenziamo che le nostre proposte sono ulteriormente rinforzate dal fatto che avendo avuto modo di incontrare parecchie volte i dirigenti della S. Giacomo, ci è parso chiaro che loro intendano gestire la struttura in modo molto diverso da noi, che crediamo che la casetta debba essere un luogo d’incontro dei cittadini e, come scritto nel Documento dell’Amministrazione che al primo punto dichiara:“ l’Associazione….. è inserita nell’elenco delle Associazioni e fonda la propria attività su prestazioni libere senza finalità di lucro,….” e non nell’effettuare consulenze di alcun tipo, in particolar modo se vanno contro alle ultime quattro parole della frase sopra riportata in neretto!
Per questo motivo, come già comunicato più volte verbalmente in diversi incontri sia agli Assessori che ai dirigenti di S. Giacomo, non possiamo accettare la proposta dell’Amministrazione di condividere la gestione della struttura.
Ribadiamo le nostre tre ipotesi di gestione e solo su quelle restiamo a disposizione.
Il Presidente fondatore dell’A.C.A.R.
Umberto Marabese
Protocollo: N. 32258 del 02/09/2011
PS. Una nota personale per terminare: voglio fortemente ringraziare la persistente puntigliosa ricerca di una via condivisa da parte delle dottoresse Bugnone e Candela; voglio ringraziare l‘iniziale fiducia concessami dagli Assessori Montiglio e Montà, nell’affidarmi questo progetto con il quale mi ero convinto di poter, volontariamente e senza niente chiedere, dare e lasciare ai concittadini un qualcosa di me. L’illusione è svanita, non si è avverata, non importa……
domani sarà un altro giorno, poi si vedrà!
Umberto Marabese
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