domenica 18 dicembre 2011

Re Giorgio gela i poveri e la Cgil

Napolitano taglia la strada a Bersani e Co. che ora dovranno far digerire una manovra lacrime e sangue al loro elettorato.

Avanti popolo, alla riscossa. Delle tasse. Dal trionfo del proletariato al trionfo del salassato: ci voleva un vecchio e nobile comunista come Giorgio Napolitano per portare la sinistra all’ultimo passo della sua evoluzione.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
«Anche i meno abbienti devono fare sacrifici », ha detto il presidente della Repubblica in un videomessaggio per la XXII edizione del Telethon. E nelle tipografia della sinistra italiana già sono pronti i nuovi manifesti: uno spettro si aggira per l’Italia,cari poveri dovete soffrire.
Perfetto, no? Partirono promettendo alla classe operaia di andare in paradiso, arrivano chiedendole di pagare l’Ici sulla prima casa. «Anche i meno abbienti devono fare sacrifici». Sempre più di fisco, sempre meno di lotta la sinistra si trova così spiazzata dal padre nobile, il grande vecchio che sta sul Colle: pare che nel Pd, dopo le sue parole, le gastriti duodenali siano cresciute in misura inversamente proporzionale al favore dei sondaggi. In effetti: già è difficile andare a spiegare a Mirafiori e a Pomigliano d’Arco che questa manovra bisogna digerirla per forza...continua...
http://www.ilgiornale.it/interni/re_giorgio_gelai_poveri_e_cgil/giorgio_napolitano/
PS: Se non succede niente dopo queste "parole del mancino re giorgio"  è' forse che col freddo di questi giorni il cervello si è congelato? è' forse che troppi italiani parlano leggendo le parole dei segretari del proprio partito? o forse che viviamo ancora troppo bene? Sembra proprio di si!
umberto marabese

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