Picchiatori ebreo nazisti all’attacco dovunque in Occidente:
«Così l’esperto di PsyOp USA, Scott Bennett .
L’attentato al primo ministro slovacco Robert Fico sembra essere un’operazione della NATO e potrebbe costituire la prossima fase della guerra del blocco contro la Russia, nel tentativo di prendere di mira i leader stranieri che si oppongono alla guerra per procura guidata dagli Stati Uniti in Ucraina, secondo Scott Bennett , ex Ufficiale di guerra psicologica dell’esercito degli Stati Uniti.
Il primo ministro slovacco Robert Fico è stato posto in coma indotto dopo aver subito un intervento chirurgico, ha riferito mercoledì il canale televisivo slovacco TA3.
Le condizioni di Fico ora dipendono dalla capacità del suo corpo di far fronte alle ferite, poiché non ha subito perdite di sangue critiche, secondo l’emittente.
Zero Hedge:
I media britannici sembrano giustificare il tentativo di omicidio
La copertura mediatica occidentale del tentato omicidio è stata a dir poco interessante. Fico era al fianco di Viktor Orban un dissidente riguardo alla linea della NATO sull’Ucraina.
Il giornalista Glenn Greenwald ha commentato: “Ascoltate questo servizio di Sky News sull’uccisione di Robert Fico. Non solo arrivano quasi a giustificarlo perché si oppone agli aiuti all’Ucraina, ma lasciano anche intendere casualmente che è pagato dal governo Cremlino . Questa accusa casuale è così diffusa in Occidente, e tossica.” Il segmento di Sky in questione, che definisce Fico “molto filo-russo” e che “non sorprende” che l’attacco sia avvenuto, è riportato di seguito…
Chef Rubio, che accusa di genocidio gli intoccabili:
“6 ebrei sionisti hanno tagliato i cavi del cancello di casa di mia madre, hanno aspettato che tornassi da Cassino e poi mentre provavo ad aprire inutilmente il cancello seduto in macchina (con le cinture infilate) mi hanno preso a sassate, pugni e cascate. “Pezzo di merda, così impari”. Mezzeseghe, non mi avete fatto nulla. Detto ciò, questo agguato di stampo ebraico mafioso lo imputo alle comunità ebraiche, a chi non le ha mai denunciate, a chi non ha marciato il 27 gennaio, ai sionisti nascosti tra i politici e i media, ma soprattutto alla vile classe giornalistica. Guai a chi tra tutti i “compagni”, che fino a ieri hanno preso le distanze da me, oserà esprimermi solidarietà. Riceverà uno sputo intriso di sangue in faccia. La Palestina è già libera
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