giovedì 16 maggio 2024

BYOBLU24 - Cinque spari contro il premier "Slovacco Fico", è' in coma farmacologico.... CHI LO VUOLE MORTO??

Robert Fico premier slovacco

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È in coma farmacologico il primo ministro slovacco Robert Fico, vittima di un attentato. Le sue condizioni sono gravi ma al momento stabili. Fico è caduto a terra a seguito di una sparatoria avvenuta dopo una riunione del governo ad Handlova, vicino a Bratislava. Erano da poco passate le 15 di ieri (15 maggio). È stato subito sottoposto ad un intervento di urgenza. Al momento è sottoposto a coma farmacologico. La prognosi rimane riservata.

I colpi di pistola e l’arresto dell’aggressore

Si parla di 5 colpi di pistola che lo avrebbero colpito in più parti del corpo: addome, petto e un arto. Fico si trovava all’esterno e stava salutando la folla. Immediato l’intervento degli uomini addetti alla sua sicurezza ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale. L’aggressore è stato arrestato. Si chiama Juraj Cintula (71 anni). “Robo, vieni qui!” avrebbe gridato l’aggressore prima di aprire il fuoco contro il premier con una pistola, come riferisce il sito del quotidiano slovacco Pravda.



La notizia è stata battuta dalle maggiori agenzie di stampa e ha fatto il giro del mondo.

Le teorie dietro l’attentato a Fico

Chi può volere Robert Fico morto? Il primo ministro slovacco ha sempre avuto una posizione non gradita alle forze Nato che sostengono la guerra in Ucraina. Qualche mese fa, in un comizio pubblico, aveva detto:Stiamo cercando di aprire il tema del “cessate il fuoco immediato” per arrivare alla fine dei combattimenti e all’avvio dei negoziati. Penso che sia meglio discutere al tavolo delle trattative per 10 anni piuttosto che lasciare che russi e ucraini si uccidano a vicenda per 10 anni”.

Fico, dal primo giorno del suo insediamento, ha affermato di voler arrestare il sostegno militare concesso a Kiev: una linea dirompente per la quasi totalità dei partner europei, che non hanno mai percorso la strada del dialogo.

Il leader politico slovacco ha sempre avuto una posizione molto chiara e coerente anche in materia di vaccino. Ha sempre detto che “l’influenza comune uccide più persone del Covid-19”. Ha rifiutato di farsi inoculare il siero e ha affermato che la vaccinazione obbligatoria è “una disgustosa idea fascista”.

I commenti alla notizia sono numerosi. C’è chi paragona Fico ad Aldo Moro affermando: “Moro è stato fatto fuori perché faceva gli interessi della propria nazione. La storia si ripete”. Ed ancora: “Fico non è un servo fedele degli Yankee”. Qualcuno si sbilancia sostenendo che: “Adesso uscirà che l’aggressore è dei servizi russi”.

Chi è l’uomo che ha sparato al primo ministro

Chi è Juraj Cintula, il pensionato che ha sparato contro il premier slovacco? Cinque colpi che hanno ridotto Fico in fin di vita. L’uomo non ha precedenti. Non ha mai avuto segnalazioni da parte delle forze di polizia né da parte dell’intelligence.

Si tratta di un ex guardia giurata, autore di poesie, “pacifista con il porto d’armi” (fatto regolarmente a seguito di una aggressione subìta in un supermercato durante il turno di lavoro). Come da copione, i vicini di casa lo descrivono come una persona tranquilla, cordiale e disponibile (“Passeggiava mano nella mano con sua moglie», dice si lui un vicino di casa”). Nell’anziano di Levice non c’era nulla che potesse far presagire un comportamento simile. Lui ha detto di essere fermamente contrario alle politiche promosse dal premier nel suo Paese, volte in particolare “a limitare la libertà di stampa”. Secondo la tivù slovacca il pensionato stava progettando l’attentato da più di un mese. Ora gli investigatori stanno analizzando il cellulare e il computer alla ricerca di contatti e indizi.

I messaggi di vicinanza

“Ho appreso con profondo sconcerto la notizia del vile attentato al primo ministro slovacco Robert Fico. Tutti i miei pensieri sono per lui, la sua famiglia e l’amico popolo slovacco” ha detto la premier italiana Giorgia Meloni. E ancora: “Anche a nome del Governo italiano desidero esprimere la più ferma condanna di ogni forma di violenza e attacco ai principi cardine della democrazia e delle libertà”.

Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha parlato di “crimine odioso” ed ha espresso solidarietà all’amico Fico, che in queste ore viene descritto come un leader populista filo-russo. Il presidente americano Joe Biden ha parlato di “orribile atto di violenza”.

La presidente uscente della Repubblica Slovacca Zuzana Caputova ha condannato quello che ha descritto come un “attacco brutale e spericolato”. “Sono scioccata. Auguro a Robert Fico tutta la forza necessaria per riprendersi dall’attacco in questo momento critico” ha scritto su Facebook. Al momento il parlamento slovacco ha sospeso la seduta.

“Sono rimasto profondamente scioccato dall’atroce attacco contro il mio amico, il primo ministro Robert Fico. Preghiamo per la sua salute e per una rapida guarigione! Dio benedica lui e il suo Paese!” ha scritto sul social network X il premier ungherese Viktor Orban.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic si è detto “scioccato” per l’attentato: “Robert Fico è un grande amico della Serbia e mio personale. Caro amico, prego per te e per la tua salute”, ha scritto in un tweet.

Chi è Robert Fico?

Nato nel 1959 nell’allora Cecoslovacchia, ex membro del Partito Comunista, Robert Fico è noto per la sua ambizione. Ha ricoperto la carica di primo ministro della Slovacchia per due mandati: il primo dal luglio 2006 al luglio 2010 e il secondo dall’aprile 2012 al marzo 2018.

Laureatosi in legge a Bratislava, si iscrive al Partito Comunista di Cecoslovacchia nel 1987. Dopo la “Rivoluzione di velluto” – che nel 1989 portò al crollo del regime comunista cecoslovacco – entra nel Partito della Sinistra Democratica (SDL), erede del Partito Comunista in Slovacchia. Dal 1994 al 2000 rappresenta il suo paese presso la Corte europea dei diritti dell’uomo.

In seguito all’uscita dal SDL, fonda Direzione – Socialdemocrazia, inizialmente presentato come formazione politica di centro, ma successivamente approdata a posizioni di dissenso. È divenuto il politico di opposizione più popolare del Paese. Aveva gioco facile, visto l’impatto negativo delle riforme del governo guidato da Mikuláš Dzurinda.

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