martedì 21 maggio 2024

BYOBLU24 - GAS RUSSO: BRUXELLES DÀ L’ULTIMATUM ALL’ITALIA


 21 Maggio 2024Andrea Murgia

Stop alle importazioni di gas russo entro la fine di quest’anno. È l’ultimatum della Commissione Europea all’Italia ma non solo.

Tim McPhie, portavoce di Bruxelles per le questioni energetiche, comunica che non verrà rinnovato l’accordo per il transito tramite la rotta ucraina, con la scadenza fissata al termine del 2024.

“Ci sono tre o quattro Stati membri che attualmente ricevono il gas russo attraverso l’Ucraina”, afferma il portavoce. Tra queste nazioni non c’è solo l’Italia ma risultano anche Austria, Slovacchia e Ungheria.

Gas russo in Italia: le cifre

A dir la verità, il nostro Paese ha già ridotto drasticamente le importazioni che tuttavia non si sono ancora del tutto azzerate.

Dai 30 miliardi di metri cubi del 2019 si è passati ai 2,9 del 2023: se prima il gas russo arrivato a Tarvisio rappresentava il 40% del consumo totale, adesso questo rappresenta il 5%.

La maggior parte del gas in Italia arriva adesso dall’Algeria. Seguono poi Azerbaijan, Nord Europa, Russia e Libia. C’è da dire che il 26% delle importazioni riguarda il GNL, che va poi rigassificato.

I Paesi UE dipendenti dal gas russo

Sono superiori invece gli acquisti da parte dell’Austria, sempre provenienti dalla rotta ucraina, che fino a due mesi fa rappresentavano il 98% del consumo.

Per quanto riguarda l’Ungheria la quota è circa all’80% ma il primo importatore europeo di gas russo è la Slovacchia che è totalmente dipendente da Mosca.

Questi Paesi hanno ribadito di non essere nelle condizioni di rinunciare all’accordo sia per i contratti sottoscritti ma soprattutto per la mancanza di alternative paragonabili al gas russo in termini di convenienza.

Intanto, la vendita a questi Stati permette a Mosca di incassare circa 6 miliardi di euro che servono anche a finanziare il conflitto in Ucraina, facendosi beffe delle varie strategie messe in campo dall’Unione Europea.

La strategie UE sul gas russo

A differenza del petrolio, il gas russo non è stato finora sottoposto a sanzioni e da Bruxelles starebbero mettendo a punto un piano.

Nel frattempo, la Commissione Europea sottolinea che le importazioni dalla Russia sono scese dal 45% del 2021 al 15% del 2023 ma l’obiettivo annunciato è quello di azzerarle entro il 2027.

Così non possono che sorridere gli Stati Uniti, che dal 2021 hanno triplicato le esportazioni di GNL in Europa, coprendo la metà delle importazioni totali.

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