sabato 12 agosto 2023

BYOBLU24 - FA....OK CENSURATO DI NUOVO BYOBLU: BOLLA COME “NOTIZIA FALSA” UN’OPINIONE POLITICA DI MELONI



DA FB CENSURATA LA FOTO...con il video...DELl'attuale PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ITALIANO...MENTRE ATTACCAVA...LA FRANCIA .  PER QUELLO SCRITTO SUCCESSVAMENTE...... 

.....Questo si chiama Franco CFA,coloniale che la Francia

 stampa per 14 nazioni africane alle quali applica il signoraggio e in forza delle quali sfrutta le risorse di queste nazioni. Questo è un bambino che lavora in una miniera d’oro in Burkina Faso, una delle nazioni più povere del mondo. Per il Burkina Faso, che ha l’oro, la Francia stampa moneta coloniale, in cambio pretende che finiscano nelle casse del tesoro francese il 50% di tutto quello che il Burkina Faso esporta. L’oro che questo bambino si infila in un cunicolo per tirare fuori finisce per lo più nelle casse dello Stato francese. Allora la soluzione non è prendere gli africani e spostarli in Europa, la soluzione è liberare l’Africa da certi europei che la sfruttano e consentire a queste persone di vivere di quello che hanno.

Lo afferma Giorgia Meloni in un video che risale all’inizio del 2019. Un video in cui Meloni, allora all’opposizione come leader di Fratelli d’Italia, spiega il suo punto di vista sul franco CFA e il neocolonialismo francese nei confronti del Burkina Faso.

In quell’occasione, l’attuale presidente del Consiglio era ospite della trasmissione in onda su La7 “Non è l’arena” e la puntata, col suo intervento, è andata in onda senza alcuna censura e senza nessun problema, al punto che gli estratti del programma si trovano ancora oggi in rete, anche sulla principale piattaforma di condivisione video, Youtube, in cui è visibile senza alcun blocco o filtro.

Al netto della veridicità delle affermazioni di Meloni, che in ogni caso racconta la sua posizione da esponente politico, perché questo filmato dovrebbe essere censurato sui social?
Razionalmente è difficile immaginare una ragione valida per la quale vada oscurato un contenuto di questo genere. Eppure succede.

I “censori” di Facebook

Abbiamo recentemente condiviso questo video sulla pagina Facebook di Byoblu, a proposito del nostro speciale dedicato alla situazione in Niger.
Ma i censori del social network più popolato dell’era di Internet hanno bollato il contenuto come “disinformazione”. Ostacolandone la visione agli utenti.

Informazioni false” è la scritta che campeggia sul post, “La stessa informazione è stata controllata in un altro post da fact-checker indipendenti” si legge. L’unica azione possibile, a questo punto, è cliccare sul tasto “scopri perché”. Facendolo, torna la scritta: “Informazioni false. Fact-checker indipendenti sostengono che queste informazioni non hanno alcun fondamento. Puoi scegliere se vedere il contenuto.” e poi ancora: “La stessa informazione falsa è stata controllata in un altro post dai fact-checker. Potrebbero esserci delle lievi differenze. Vedi l’articolo che contiene informazioni reali verificate”.

Scegliamo di vedere l’articolo che secondo i censori del social conterrebbe la verità. Si apre una pagina della sezione “fact checking” dell’agenzia di stampa francese AFP. Il titolo è: “50%” delle esportazioni dai paesi della zona del franco CFA saccheggiate dalla Francia? Argomento fuorviante di Giorgia Meloni”. Innanzitutto è da notare che la redazione di AFP bolla il contenuto come “fuorviante” e non come “falso” come invece si spinge a fare Facebook. Peraltro, leggendo l’articolo, le affermazioni di Giorgia Meloni di fatto vengono praticamente confermate. Inoltre, per quanto sia abbastanza comprensibile e prevedibile che a un organo di stampa francese non piaccia un’affermazione che critica le politiche neocoloniali del governo di Parigi, è assurdo e indegno di una democrazia basata sul diritto di espressione che il più diffuso social network limiti la visibilità della pagina di un’emittente di informazione indipendente, come è Byoblu, se questa condivide un contenuto che contiene le affermazioni di un capo di governo, contenute in un video peraltro andato in onda in televisione senza problemi più di quattro anni fa.

Un’opinione politica può essere falsa?

Come è possibile garantire un dibattito pubblico libero e democratico se quello che diceva chi ci governa oggi non può essere più trasmesso? Come possiamo definire la società di oggi libera e democratica se le piattaforme dove purtroppo oggi si informano milioni di cittadini oscurano video e contributi che riportano le opinioni di esponenti di primo piano della politica?

Siamo al paradosso che il social fondato da Mark Zuckerberg consente senza filtri né censure di visionare un video di Francesco Carrino, che si definisce uno degli analisti finanziari più seguiti d’Italia, risalente a maggio 2022 sul prossimo presunto default della Russia, che non è mai arrivato (anzi…) e bolla come “notizia falsa” un’opinione politica della leader dell’opposizione di quattro anni fa.

Questo è il trattamento riservato a Byoblu, emittente considerata scomoda perché non asservita alla narrazione dominante imposta dai potentati transnazionali, anche perché lo stesso video di Giorgia Meloni è visibile senza censure attraverso post pubblicati da account o pagine Facebook gestite da organi di informazione francesi o tedeschi.

L’importanza di sostenere l’informazione indipendente

É anche per questo motivo, la pesante censura, con limitazione di visibilità, che Byoblu ha deciso, anzi dovuto sbarcare sul digitale terrestre: dovevamo garantire pluralismo e libertà di informazione in uno scenario dove a poter circolare sono praticamente solo contenuti graditi al potere costituito. Così abbiamo aperto il canale 262 visibile a chiunque in italia abbia un televisore. L’abbiamo fatto moltiplicando i costi e le spese e per continuare a trasmettere abbiamo bisogno ogni giorno del vostro sostegno, altrimenti la libertà di espressione e il diritto di cronaca e di critica potrebbero davvero scomparire dalla nostra società, che si fregia ormai sempre più impropriamente dell’aggettivo “democratica”.

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