Il Ministero della Salute ha diramato la circolare con le indicazioni preliminari per dare il via alla campagna vaccinale del prossimo autunno. Oltre all’antinfluenzale, per la stagione 2023/2024 è ancora raccomandato il vaccino anti Covid-19 per le categorie fragili.
La decisione di proseguire con la campagna segue il quadro epidemiologico e le indicazioni internazionali. Secondo i bollettini infatti nelle ultime due settimane i casi positivi starebbero aumentando e l’OMS sostiene che “il rischio per la popolazione resta alto”.
Che invece possa c’entrare il maxi acquisto dell’UE di 15milioni dosi di vaccino da smaltire? La circolare non ne fa accenno.
L’obiettivo della campagna, come si legge dal testo, è prevenire le forme gravi del virus nelle persone anziane e fragili, proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari. In caso di scarse dosi, si darà priorità agli over 80, agli ospiti delle strutture per lungodegenti e alle persone con fragilità elevata.
Le evidenze che hanno dimostrato come anche i vaccinati possano contrarre la malattia sono quindi ignorate ed ancora si consiglia di sottoporre all’ennesima dose alle donne incinte. Non c’è comunque nessun accenno ad obblighi.
Grande novità rispetto alle precedenti campagne è una nuovissima formulazione di vaccini, tanto nuova che non è ancora stata approvata. Si tratta dei vaccini a mRNA e proteici con aggiornamento monovalente XBB 1.5, che AIFA ed EMA stanno ancora valutando. Quindi, un documento ufficiale raccomanda ufficialmente un vaccino che è ancora in fase di approvazione.
L’eurodeputata Francesca Donato ha così commentato la notizia:
“È semplicemente SCANDALOSO insistere con campagne ingannevoli sui presunti effetti benefici di terapie geniche a mRNA, strumentalmente chiamate “vaccini” quando non immunizzano in quanto non prevengono i contagi, perlopiù ancora in attesa di approvazione! Inoltre oggi la quasi totalità della popolazione è immunizzata per guarigione dal Covid, il quale peraltro non è più un virus pericoloso come all’esordio”.
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