“In questi giorni, oggi è il primo marzo, sono tante le persone che scendono nelle piazze in Italia e nel mondo invocando la pace. Questo è il centro di Donetsk che in questo momento viene bombardato e non dalla Russia, non da Putin ma dall’esercito ucraino“.
E’ lo sfogo del reporter italiano Vittorio Rangeloni che dal 2015 vive nel Donbass.
“In questi giorni sono tante le persone che scendono nelle piazza d’Italia e non solo nel mondo e invocano la pace, condannano la Russia, manifestano contro la guerra. Tutto questo è fantastico, è giusto, la guerra è qualcosa di sbagliato, di ingiusto ma è altrettanto sbagliata l’ipocrisia di chi se ne fotte del fatto che non è una cosa di questi giorni, ma sono otto cazzo di anni che tutti i giorni sparano contro queste città e a voi non ve n'è mai fregato assolutamente niente. Solo oggi siete pacifisti e ipocriti. Questa cosa è ancora peggiore. Scusate lo sfogo”.
Il reporter italiano nel Donbass, poi dice all’Adnkronos che si recherà a Mariupol per documentare gli eventi.--
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