All’ennesimo lettore che (dandomi del tu…) mi scrive:
“Spero che possa esserti utile sapere questo.
ATTENZIONE!!! Il VIDEO DEL CROLLO del ponte Morandi diffuso dalla POLIZIA DI STATO, ritenuto non utilizzabile dal PROCURATORE CAPO FRANCESCO COZZI è stato PALESEMENTE MANOMESSO: L’AUTOBOTTE E LE 2 AUTO CHE PRECEDEVANO IL FAMOSO CAMION DELLA BASKO spariscono misteriosamente nel nulla dalla scena (e solo in quel punto la qualità del video perde completamente la sua nitidezza) al momento dello scoppio delle cariche esplosive, insieme ai lampi provocati dalle stesse ((mentre tutto il resto della scena rimane chiaro e invariato (tranne che nello stesso tempo nell’altra corsia compare un TIR dal nulla in basso a sinistra del video), anche le auto nell’altra corsia e più lontane risultano nitide nonostante che avessero i fari anteriori puntati contro…). Nessuno parla di un fatto così grave??? Possibile che la magistratura e la stessa polizia non si siano accorti di questa anomalia!!!!??? Dato che non possono essere tutti imbecilli la spiegazione è una sola, sono tutti collusi nell’attentato!
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Saluti,
Stefano M.
Stefano M.
Al lettore che ritiene a me sia sfuggito questo ed altri video, rispondo una volta per tutte – anche a quelli come lui:...
“Ma è ovvio, evidente, che non ce la raccontano giusta! Però concentrarsi su “esplosioni”, lampi, ipotesi tecniche di esplosione controllata del ponte Morandi, fa distrarre dal fatto che il COMPLOTTO è lì sotto i nostri occhi, in piena luce, visibile a tutti: ed è la concessione “segreta” con cui i governi “progressisti” precedenti hanno regalato a Benetton lo sfruttamento di un monopolio naturale, con la sua rendita spaventosa simile a quel che rende lo spaccio di eroina o il traffico dell’accoglienza ai migranti (certo sono ricambiati con briciole di quelle rendite…sennò a che scopo il segreto?).
Come l’11 Settembre
E’ esattamente come avvenne per l’11 Settembre: puntare il dito sugli indizi (certissimi) di demolizione controllata delle Twin Towers, del carburante che non puo’ fondere l’acciaio in una sola fiammata, eccetera, finisce per ingarbugliarsi da soli in questioni tecniche che subito un altro “tecnico”, cattedratico autorevolissimo, interverrà a smentire, e farvi fare la figura dell’ignorante; significa mettersi a litigare senza fine con de-bunkerfai-da-te tipo Attivissimo – e lasciarsi sfuggire che quel giorno,a Washington, erano al potere (al Pentagono con tre vicemininistri j e un comitato di crisi j specialmente creato da Richard Perle, J) gente che un anno prima aveva scritto a chiare lettere quel che avrebbe fatto: ossia “Una nuova Pearl Harbor” per scatenare le forze armate USA in una destabilizzazione infinita contro paesi islamici, Irak, Afghanistan, Siria, Iran, che Israele sentiva come un pericolo.
il progetto della Nuova Pearl Harbor, i compari l’avevano scritto e firmato in un documento pubblico, titolato “Rebuilding the American Defense”,scritto un anno prima dal loro gruppo (PNAC, Project for a New American Century), come “consiglio” al presidente nuovo che avrebbe preso il potere di lì a pochi mesi, ed era Bush jr.
Contemporaneamente, Richard Perle consigliava Netanyahu, anche allora primo ministro israeliano – che era messo alle strette da Clinton per firmare un accordo di pace con i palestinesi a due stati – di “tagliare di netto” le trattative che aveva dovuto accettare, dato che si stava forgiando “un processo di pace e strategia basata su un fondamento intellettuale completamente nuovo”(a peace process and strategy based on an entirely new intellectual foundation, one that restores strategic initiative and provides the nation the room to engage every possible energy on rebuilding Zionism,) che avrebbe consentito di “contenere, destabilizzare e far arretrare” (“contain, destabilize, and roll-back”) le entità che minacciano Sion.
Su Wikipedia, addirittura, potete leggere di questo consiglio (“A clean break”,un taglio netto) e sui nomi di chi lo ha scritto. Praticamente tutti ebrei con doppia cittadinanza e già noti. Anche il sottotitolo è rivelatore: “ New Strategy for securing the Realm”,ossia nuova strategia per rendere solido il Regno.
Più chiaro di così….che isogno c’è di andare a mostrare i filmati al rallentatore per additare che ci sono state esplosioni contollate in sequenza?
Se non vi basta, potete aggiungere il contratto d’affitto con cui Larry Silverstein in palazzinaro ebreo, affittò un mese o due prima dell’attentato dal sindaco di New York Giuliani, l’intero World Trade Center per 99 anni, pagò una rata, e intascò miliardi dalle assicurazione, perché aveva fatto assicurare le Twin Towers contro due separate collisioni di aerei.
Dunque, cari complottisti alle prime armi, non è dagli aspetti tecnici che dovete cercare la verità: è dai documenti scritti, dai fatti politici evidenti, innegabili da qualunque “esperto”.
Più illuminante degli indizi “tecnici” di esplosione può esservi l’organigramma pubblicato da Beppe Grillo su Atlantia e i suoi amici.
Ancor di più, questo “tweetelling” da vedere con tutte le sue cerimonie e le sue scenografie…Andate a cercarvelo, “valemameli twitter”; data 29 agosto, sotto questa immagine:
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