venerdì 10 novembre 2017

Maurizio Blondet - COME LA DITTATURA DELL’ ANORMALITA’ OPPRIME I NORMALI

 COME LA DITTATURA DELL' ANORMALITA'  OPPRIME I NORMALI
  
Londra. A genitori cristiani vietato adottare figli. Alle coppie pedofile vengono dati senza problemi. Ecco i risultati.
(MB. Ormai questo tipo di notizie sono troppo numerose per parlare di rari  incidenti: coppie gay approfittano  delle leggi che consentono loro l’adozione di bambini per scopi ripugnanti, o mostrano una totale insensibilità  “materna”   verso i loro bisogni (“Si è scolata mezzo litro di latte, vuole solo ciuccio e attenzione”, così il 31  enne ha sbattuta la bimba adottata sulla parete spaccandole il cranio), o mostrano un  livello morale abietto,   hanno comunque comportamenti distorti, spietati e malati, com’è logico:  sono “contro natura” nel più evidente e pacchiano senso della parola.)

Invertiti sfruttano “loro” figlio  adottivo in rete pedoporno

Dai media:
“Mark J. Newton e il suo compagno Peter Truong, due esperti informatici, facevano parte di quell’anello pedopornografico definito Boy LoversNetwork, una rete internazionale di pedofili.
La coppia in prima istanza aveva prima cercato una madre surrogata negli Stati Uniti, senza riuscirci, poi avevano deciso di rivolgersi a una donna russa che aveva accettato, dietro pagamento di 8000 dollari, di prestare l’utero per poter mettere al mondo il “loro” bambino. Il padre biologico del piccolo Adam è Mark Newton, mentre Peter Truong era considerato il padre adottivo. Il neonato è stato consegnato alla coppia solo cinque giorni dopo il parto, nel 2005...

I due cari papà con il bambino adottato per “usarlo”.
Una volta rientrata negli USA la coppia ha riempito le reti televisive con le loro interviste in cui raccontavano la storia di come erano riusciti, attraverso la rete, a trovare la madre surrogata che aveva permesso loro di coronare il sogno di diventare papà.
Il bambino aveva solo 22 mesi quando venne abusato dai ‘genitori’ per la prima volta. Da quel momento in poi gli abusi si sono susseguiti e quello che accadeva in quella ‘famiglia’ sui generis veniva videoregistrato e immesso nella rete del circolo pedopornografico.
In un momento successivo il bambino è stato anche messo a disposizione di altri membri dello stesso circolo di pedofili in Australia, Francia, Germania e negli Stati Uniti.
Il primo arresto di Newton e Truong è avvenuto nell’estate del 2011 dopo che la polizia australiana aveva scoperto del materiale pedopornografico che ritraeva la coppia con il bambino, materiale che era stato trovato in possesso di cultori australiani dello specifico orientamento sessuale.
All’inizio i due avevano affermato che il loro arresto era legato solo al fatto di essere una coppia gay, affermazione prontamente smentita dall’ispettore Jon Rouse che dirigeva la task force antipedofilia Argos, il quale ha dichiarato all’emittente Seven News: “Se si fa del male a un bambino, non mi interessa il genere di chi compie l’azione. Il nostro interesse è il bambino e non la vostra preferenza sessuale”.
Mark Newton è stato condannato a 40 anni di carcere per abusi sessuali commessi su un bambino russo adottato, mentre il suo compagno Peter Truong è stato condannato a 30 anni di reclusione, sempre negli Stati Uniti.
“Essere padre è stato un onore e un privilegio che ha scandito i migliori sei anni della mia vita”, ha affermato Newton poco prima della lettura della sentenza che lo condannava.

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Due gay e due lesbiche si contendono per sei anni due bambine. Giudice: «Il caso più brutale al quale abbia mai assistito»

“L’infanzia di due bambine di 9 e 13 anni è stata «irrimediabilmente rovinata» dalla follia di quattro adulti nel caso più «teso e brutale» al quale il giudice inglese Justice Cobb abbia mai assistito. Così si è espresso lo stesso Cobb, chiamato a decidere della potestà di due bambine contesa da sei anni da una coppia di gay e una di lesbiche (le cui generalità sono tenute segrete anche alla stampa britannica).  [la  loro privacy prima di tutto]
IL CASO. Gli uomini avevano deciso di donare alle donne il proprio sperma per permettere loro di avere figli. Ne sono nate le due bambine in questione, figlie geneticamente di uno dei due uomini e di una delle due donne. La causa è cominciata quando i due uomini hanno rivendicato il diritto di essere presenti nella vita delle due minori ma le madri gliel’hanno negato. Per il processo le due coppie hanno speso in avvocati mezzo milione di sterline e coinvolto una sfilza di giudici che hanno emesso più di 30 ordinanze.
VITE DISTRUTTE. Il giudice dell’Alta corte ha stabilito definitivamente che gli uomini hanno diritto a vedere la bambina più piccola in poche occasioni, rigidamente stabilite, mentre possono solamente scrivere alla più grande. La lunga causa ha avuto «un effetto distruttivo sulle parti», scrive il magistrato nella sentenza. La madre genetica entra ed esce da anni da una clinica psichiatrica, è diventata in tutto dipendente dalla «partner», che nei suoi confronti è però diventata «indifferente e spietata».
Le donne inoltre, affermano gli assistenti sociali che seguiranno l’educazione delle bambine, hanno separato le figlie dal mondo, costruendo «un alto muro» per escludere chiunque non la pensi come loro”.

INVERTITO-MOGLIE UCCIDE LA BIMBA ADOTTATA (18 MESI)


“E’ Satana, VUOLE SOLO CIUCCIO E ATTENZIONE. Una vera diva. S’è appena scolata mezzo litro di latte….”. È questa la motivazione-choc che
Matthew Scully-Hicks dietro l’omicidio della piccola Elsie, adottata insieme
al “marito”  e morta ad appena 18 mesi.

Lo scorso maggio  racconta il Corriere,
(http://www.corriere.it/esteri/17_novembre_07/padre-gay-uccide-figlia-adotti
va-gb-condannato-638d0548-c39c-11e7-8679-22cd098c4574.shtml>)
il 31enne ex istruttore di educazione fisica del Galles ha preso
la bimba e l’ha sbattuta più volte contro la parete, fratturandole diverse
parti del corpo e il cranio. Poi l’ha lasciata – agonizzante – per quattro
giorni prima di portarla in ospedale. Ospedale dover per altro era già stata
portata almeno altre quattro volte in passato per fratture e abrasioni. In
quelle occasioni, però, i medici avevano creduto alle bugie raccontate dal
genitore. E nemmeno i servizi sociali avevano mai sospettato degli abusi, al
punto che solo due settimane prima che la bambina morisse avevano approvato
l’adozione definitiva per la coppia gay (che ha adottato anche un altro
bambino).
Il “mammo” e la bambina che ha adottato e massacrato.
“La bimba era vulnerabile e senza difese”, ha ricostruito in aula il pm Paul
Lewis Qc, spiegando che la piccola è morta a causa delle “ferite
catastrofiche” inferte dal papà adottivo. Scully-Hicks ha negato l’omicidio,
ma i vicini di casa lo hanno sentito urlare parolacce nei confronti della
figlia e in alcuni sms inviati al marito la definiva “Satana vestito da
bambina”: “Si è appena scolata mezza bottiglia di latte e ora strilla che ne
vuole ancora”, scriveva Matthew al partner, “Si sveglia ogni notte ad
intervalli regolari, vuole soltanto il ciuccio e attenzione, è una vera e
propria diva”.
Scully-Hicks è stato condannato oggi all’ergastolo con almeno 18 anni di carcere da
scontare.

Inghilterra:  a coppie di coniugi che si professano cristiani  interdetti  l’adozione e l’affido di minori, 

Da La Nuova Bussola Quotidiana 11 marzo 2011.
L’Alta Corte di Giustizia d’Inghilterra e Galles ha emesso una sentenza in base alla quale a una coppia di coniugi cristiani, appartenente alla comunità pentecostale, è stato confermato il divieto di affidamento di bambini. Ciò,  a causa dei loro principi morali in materia di educazione sessuale e omosessualità. L’Alta Corte ha di fatto stabilito che i principi morali basati sulla fede dei coniugi sono «ostili» per l’educazione dei bambini. I coniugi, Owen e Eunice Johns, in particolare, avrebbero espresso – secondo quanto stabilito dalla Royal Courts of Justice – opinioni contrarie all’omosessualità, violando per questo il rispetto dell’«Equality Act» 2010 (la legge che punisce discriminazioni sulla base del sesso) che condensa una serie di normative che tutelano i diritti degli omosessuali. La legislazione in materia, risalente al 1965, si era infatti notevolmente arricchita nel tempo anche in attuazione di alcune direttive europee. I coniugi – che nel passato avevano già ricevuto in affidamento una quindicina di minori – si erano appellati all’Alta Corte contro un provvedimento del municipio di residenza (Derby), con il quale era stata bloccata la loro richiesta di accogliere e assistere per brevi periodi nella propria abitazione anche bambini e bambine al di sotto dei dieci anni di età, senza famiglia naturale o con problemi psichici, in quanto si erano rifiutati di aderire all’Equality Act.
‘Equality Act vieta qualsiasi discriminazione nei confronti delle coppie omosessuali e prevede, fra l’altro, anche la possibilità, per queste, di adottare bambini. In pratica, le agenzie britanniche di adozioni che ricevono finanziamenti pubblici, non possono fare differenza sulla base degli orientamenti sessuali delle persone che chiedono di poter avere cura dei bambini, ma questo ha implicato per diverse strutture cattoliche la chiusura delle attività. […]
I coniugi hanno sottolineato che la propria fede cristiana non ha comportato alcuna discriminazione.”.

MB:  No, sono i giudici che stanno facendo una discriminazione odiosa –  dovrebbe essere vietato per leggere escludere  una famiglia da un qualunque diritto per  il tipo di religione che professano. Generalmente, i giudici non vanno a sindacare  sulla religione – anzi, recentemente hanno dato in affido una bambina cristiana ad una coppia  musulmana, proprio  esponendo questo motivo per la loro decisione.  E’ vietatissimo discriminare in base agli “orientamenti sessuali”  dei genitori adottivi; come mai invece dei magistrati possono  e devono discriminare in base agli “orientamenti religiosi” di una coppia? Anzi:  come vediamo, lo fanno  solo se questi hanno “orientamenti” cristiani. E  corrono il rischio di educare bambini a valori cristiani, invece che omo-pedo-porno,  o  come musulmani.
Perché solo in quel caso possono sindacare quale religione professano, ficcando il naso nelle coscienze e nella loro libertà di coscienza? Non è all’opera evidentemente un esecrabile e abietto  “pre-giudizio”?  Non dovrebbe essere odioso giudicare in  base a “pre-giudizi”?  E’ evidente qui il pregiudizio:  ciò che è “cristiano”, per definizione, è  male ed esclude dalla società?  E’ la  conseguenza speculare della “liberazione” omosessuale: loro non hanno da essere discriminati, ma  i cristiani  devono esserlo.
Chi non   riconosce che viviamo sotto una dittatura occidentale, un totalitarismo LGBT, non ha capito nulla.  Come  ogni totalitarismo,  anche questo ha le sue vittime.  Bambini adottati.
 Nel caso di cristiani, invece, il pregiudizio odioso  della discriminazione per motivi religiosi si può praticare senza nessun timore di violare una regola. Perché  il politicamente corretto (diventato legislazione) che punisce chi osa chiamare “anormali” gli invertiti,  approva  l’emarginazione dei normali, con idee e fedi normali.

Peggio  della tecnocrazia è  la tecnocrazia incompetente

 
Di fronte allo spettacolo di  tecnocrati di Bankitalia che si scontrano cui tecnocrati di Consob scaricandosi il barile della loro colpa di non aver vigilato e di aver coperto luridi banchieri e predare i risparmiatori loro clienti,  i casi sono due:  o sono  disonesti, o sono incompetenti.
Ora, viene la domanda: com’è che questa tecnocrazia è così incompetente? Con quali concorsi, quali titoli ed esami, quali pubblicazioni su riviste di economia,  hanno raggiunto queste poltrone strapagate, senza averne le capacità tecniche? Il dubbio è che non ci siano stati concorsi, esami e  pubblicazioni. Che questi siano stati cooptati, incompetenti da  altri incompetenti; disonesti da altri disonesti; che il problema siano proprio   quegli stipendi pubblici milionari, che attraggono  gente che fa parte di cosche pubbliche che i posti se li spartisce, di cordate  conniventi di cui nulla sappiamo – se non di danni che producono.
Infatti apprendiamo che “aleggia  inquietudine”  lassù   ai   “vertici istituzionali”, ossia Mattarella non vuole che si processino i tecnocrati incompetenti:la loro immunità e insindacabilità   che viene insieme agli alti stipendi  come fringe benefit.  Nessuno li  può giudicare, altrimenti si danneggia, “la credibilità complessiva del paese., e si rischia di “tirare in ballo in questo processo sommario, politico e mediatico, “l’uomo che ha salvato l’Italia”  (Sic lo Huffington Post) – Mario Draghi,il Venerato Maestro, l’Intoccabile Divinità, la Riserva della Repubblica  che ci hanno  già preparato a governarci.  Quello che – ricordiamolo  da Goldman Sachs  – ha suggerito alla Grecia i trucchi rovinosi per entrare nell’eurozona senza averne  i requisiti – e poi, da banchiere centrale europeo, ha gestito la depredazione, oppressione e spoliazione della Grecia   che paga colpe sue.
Draghi era governatore di Bankitalia  quando autorizzò il Monte dei Paschi di Siena di comprare Antonveneta per 17 miliardi di euro, quando MPS aveva solo un capitale di 5;  qui, dire che fu incompetente è adottare la tesi più benevola.

(Il Quirinale preoccupato che Draghi possa essere tirato in ballo per l’operazione Mps-Antonveneta

Nessuno che sollevi il  problema centrale: che noi come popolo italiano abbiamo rinunciato alla sovranità politica, per demandarla a questi tecnocrati tecnicamente incompetenti, malvagi, ingiudicabili, superiori alla legge e al diritto, difesi dai “vertici istituzionali”. La pericolosità di un simile regime – che si può solo definire dittatura- è  ovvia. Ma non viene discussa pubblicamente – il che comprova, se fosse possibile, la sua natura totalitaria.
Per esempio, tutte le colpe vengono gettate su Matteo Renzi, che ha osato chiedere la non-riconferma di Visco, il pagatissimo, incompetente (se non peggio) tecnocrate della  Banca d’Italia.
La convocazione in commissione parlamentare dei due incapaci tecnocrati di Consob e Bankitalia, scrive il sito di cui sopra, “dopo la riconferma di Ignazio Visco alla guida di Bankitalia, il che sembra suonare quasi come una vendetta dell’ex premier, per la serie: se fosse stata recepita l’indicazione del Pd a sostituirlo, le cose sarebbero andate diversamente”- Ora, vi sia pure antipatico Renzi, ma ha avuto ragione su Visco.   Il suo solo torto è di averlo detto;  tutto il sistema, a cominciare dai suoi piddini, stava per non riconfermare Visco.  L’ha riconfermato  non perché lo ritenga competente, ma per  contraddire Renzi – che fa quasi tenerezza per come ha  torto anche quando ha ragione.  Adesso abbiamo un incapace (ipotesi più benevola: l’altra è che sia un  complice) per altri sei anni.

A Ostia c’è la Mafia? Anche all’ATAC, e alla RAI…

Sia consentito unire la mia vocina a canea  ululante che va avanti da giorni da  parte dei giornalisti perché uno di loro s’è beccato la  testata da quel tale Spada. Molti abitanti del luogo hanno applaudito e approvato il picchiatore: non perché sono mafiosi come hanno ululato i media, ma perché la gente del luogo ha capito benissimo che ai  giornali e tv che ci sia  la mafia ad Ostia non importa un fico; lo sanno da anni e mai ci hanno fatto un servizio nazionale;  che se sono accorsi a squadroni, è perché Casa Pound ha preso il 9% in  una elezione   poco  significativa (con il 60% di astenuti, le percentuali sono ingigantite), hanno fatto scattare  la tromba dell’antifascismo, innescato il riflesso condizionato della Resistenza avanti al “pericolo nero” , e volevano a tutti i costi dimostrare che Casa  Pound “è”  contigua alla Mafia, che  “il fascismo” è  parte integrante del “degrado  della città”.
La domanda invece è: come mai ad Ostia ci sono famiglie mafiose indisturbate? Peggio: come mai a Roma domina una cosca mafiosa degli zingari Casamonica? Come mai sono i veri padroni della città?   Come mai i “vertici delle istituzioni”, che non tollerano critiche ai tecnocrati incapaci, tollerano la presenza vergognosa dei Casamonica  nella capitale: questo non lo inquieta per l’immagine che dà dell’Italia?  Non  fa vergogna al  Quirinale di  avere tali vicini  di casa?
Come mai  i procuratori, così pronti ad  aprire  fascicoli e sbattere in galera preventiva, qui non riescono a  liberare la Capitale da una famiglie di farabutti da  opera buffa? Come mai la polizia non  ripulisce?
“I pm non hanno strumenti”,    si lagna  Alfonso Sabella sul giornale di categoria dei giudici, Il Fatto Quotidiano. Questo Sabella è “stato sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo di Gian Carlo Caselli”,  con l’aggravante di essere stato pure  Assessore alla legalità del Comune di Roma  con delega sul litorale di Ostia.

Dunque è lui il tecnocrate,  il competente, il responsabile  – si può  dire   senza essere arrestati?  – della “legalità” vigente a Roma.  Non ha strumenti?  Il pool antimafia di Caselli di cui ha fatto parte è famoso per essere fra i più  manettari   d’Italia, e  gli strumenti se li creava o faceva dare dalla politica, quando servivano  per le sue persecuzioni e i suoi teoremi, tipo l’accusa   falsa  ad Andreotti, e la persecuzione  giudiziaria di Bruno Contrada:   il superpoliziotto che, non aderendo   ai teoremi  del PCI , è stato ingiustamente sbattuto in galera per “concorso esterno in associazione mafiosa” (un  orrore giuridico , e uno “strumento”   che i pm si sono fatti forgiare quando hanno voluto  per  abusarne). Solo dopo otto anni di persecuzione, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha restituito l’onore a questo servitore dello Stato: mostrando  “che non poteva essere processato perché il reato contestato – concorso mafioso esterno, appunto  – non era previsto dall’ordinamento all’epoca dei fattiNullum crimen, sine lege. L’Abc del diritto”.
Perseguitateli come perseguitate gli artigiani!
Capito? I tecnocrati dell’accusa si sono inventati lo “strumento” per perseguire  e distruggere  Contrada; e non sanno trovare uno “strumento” per liberare la Capitale dai  Casamonica.   Non  trovano “prove” per condannarli? Ma scusate, le intercettazioni telefoniche 24  ore  su 24, per i Casamonica non si fanno?  E l’uso dei pentiti   di cui tanto si sono serviti, qui non vale?
Ma non c’è bisogno. Ci sarebbero mille modi per, semplicemente, rendere scomodo e  sgradevole il domicilio dei Casamonica a Roma,  rendergli invivibile il soggiorno,   e convincerli, almeno, a traslocare altrove.
Senza essere un tecnocrate, il vostro cronista si sente di dare un suggerimento: utilizzi, lo Stato,   le ispezioni a  sorpresa della Guardia di Finanza,   gli accertamenti a tappeto della Agenzia delle Entrate, le ingiunzioni di pagamento  milionarie, le cartelle pazze – insomma tutti i metodi  e strumenti persecutori   che lo Stato incompetente sa usare benissimo per stroncare  le modeste attività economiche commerciali, punire ed asfissiare, quando non indurre al suicidio, i piccoli imprenditori e artigiani, rassegnarli come minimo a ritirarsi e chiudere.  La nonna salumiera multata dalle Fiamme Gialle per aver dato il panino al prosciutto  al nipotino senza fare  lo scontrino, potrebbe aggiungere altre  idee, altri “strumenti”.  Tempo fa un piazzaiolo è stato multato di 2 mila euro perché gli agenti l’hanno beccato – farabutto – a farsi aiutare dalla moglie nella pizzeria, senza averla assunta.  Si è tolto la vita.  Com’è che invece i Casamonica sono lì,   allegri e  protervi, ricchissimi,  il capostipite è stato celebrato come il Re di Roma,  e possono esibire le loro ricchezze?
Non ci sono gli strumenti, per i disonesti veri. Per  le persone normali, gli strumenti ci sono. E’ la conferma della teoria: una sistema del diritto che impone il rispetto della “anormalità”,   opprime i normali.
E ai colleghi giornalisti ululanti per la  testata di Spada: avete scoperto che a Ostia c’è la mafia?  Ma anche all’ATAC c’ è la Mafia –anzi è una mafia. Anche all’AMA è mafia. Anche l’Alitalia.  Anche la Rai   ci sono le mafie altrimenti non si spiega Fabio Fazio.
Ritratti compiaciuti della suburra.
Che poi, film e serie televisive    come “La Piovra”,    film come “Gomorra”,  “Suburra”   eccetera  glorificano   capetti mafiosi, eroi negativi, e  ne fanno  modelli per questi Spadaro. Poi è colpa di Spadaro se agisce da piccolo mafioso. Ma ha imparato  dove?

Ho saputo che, dopo 10 anni di rovinosa gestione tecnocratica della crisi,  sotto il tallone di un regime anormale che ha lasciato distruggere il 25% delle nostre industrie e perdere 850 mila  posti di lavoro,   l’Italia è  ancora la settima potenza industriale  mondiale, ed è la seconda potenza in Europa,dopo la Germania; la Francia resta sempre   dopo di noi.   Di cosa saremmo capaci, se non avessimo da subire  il peso morto di questi poteri parassitari,  con la  palla al piede di  tre Regioni malavitose da mantenere. 

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