lunedì 4 aprile 2016

M. E. Boschi, al suo staff le mail dei petrolieri su Tempa Rossa: "ecco cosa il ministro deve spiegare ai pm".

Maria Elena Boschi, il suo staff e le mail dei petrolieri su Tempa Rossa: ecco cosa il ministro deve spiegare ai pm
PS: La Signora  Boschi non si vuole dimettere per non perdere l'immunità per paura di essere arrestata?
A pensar male si fa peccato...ma spesse volte ci si azzecca.
umberto marabese
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Dopo la bocciatura dell'emendamento incriminato nello Sblocca Italia, le lobby corteggiarono proprio la responsabile dei Rapporti con il Parlamento. I cui uffici legislativi, al pari di quelli del ministero dello Sviluppo economico, scrissero la norma in contatto costante con Eni, Shell e Total.
Il concetto – non letterale – suona così: “Mandatemi solo gli scritti e stop con gli incontri“. L’autore della mail è Roberto Cerreto, capo di Gabinetto del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. Il via vai di bozze, correzioni, proposte, valutazioni sull’emendamento è incessante. E così, se non siamo dinanzi a una dettatura, poco ci manca. Siamo a dicembre 2014. L’emendamento che serve alla joint venture di compagnie petrolifere interessate al Tempa Rossa – Total, Shell e Mitsui – ha già subìto un inciampo poche settimane prima. Avrebbe potuto vedere la luce nel decreto Sblocca Italia. Ma non è andata come auspicavano le compagnie. E neanche come desiderava Gianluca Gemelli, compagno di Federica Guidi che, secondo l’accusa, stava realizzando, spendendo il ruolo dell’ex ministra, il reato di traffico di influenza illecita per incassare, attraverso la Total, un subappalto da 2,5 milioni di euro....
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