martedì 26 aprile 2016

25 aprile: "la Repubblica" lo dimentica e conferma la sua linea editoriale

la_repubblica-2016-04-25-571d8eaee7e43Il suo fondatore, Eugenio Scalfari, non aveva certo scelto la via della Resistenza anzi nel 1942 era stato nominato caporedattore di Roma Fascista ma settant’anni più tardi mi sarei aspettato almeno una riga in prima pagina su La Repubblica in occasione della Festa della Liberazione. E invece no.

Ieri non volevo credere ai miei occhi. Nella mazzetta dei giornali non mi aspettavo certo che il Giornale o Libero dedicassero parole a Sant’Anna di Stazzema, ai martiri di Marzabotto, ma che “Repubblica” preferisse ricordare il quattrocentesimo centenario della morte di Cervantes e Shakespeare piuttosto che le centinaia di partigiani e civili uccisi non può essere considerata una dimenticanza ma una scelta.
Per un attimo ho pensato che l’edicolante mi avesse dato il giornale del giorno precedente. Ma non era così. Sulla “prima” del quotidiano diretto da Luigi Calabresi ieri hanno preferito dare spazio a Valentino Rossi, alle 20mila idee di successo finanziate dagli amici del web e alla Juventus. Nemmeno un editoriale, una foto-notizia sul 25 aprile. Meglio parlare (sempre in “prima”) del boom dei viaggi per super ricchi: Vittorio Zucconi, nato quattro giorni prima l’eccidio di Stazzema, grande ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica, anziché dedicare qualche riga alla Festa della Liberazione, ha preferito raccontarci di quell’uno per cento del mondo che sborsa cifre a sei zeri per servizi riservati.....
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