Rifondazione lancia un appello ai dirigenti del partito di Vendola per costruire un fronte unitario della sinistra. "Vi trattano come l'ultima ruota del carro della coalizione, rischiate di fare la stampella a politiche neoliberiste interpretate dai poteri forti"
Cari compagni mollate Sergio Chiamparino e costruite con noi l’alternativa di sinistra. È questo il succo della lettera aperta indirizzata al gruppo dirigente piemontese di Sel dal segretario provinciale diRifondazione Comunista di Torino Ezio Locatelli. Che c’azzecca con la sinistra un candidato e una coalizione che esplicitamente sostengono politiche neoliberiste e cercano il sostegno delle forze moderate? E, ancora, che ci state a fare in uno schieramento in cui il vostro ruolo è del tutto marginale, se non a malapena sopportato, rischiando di fare la foglia di fisco per interessi che nulla hanno a che vedere con i ceti popolari e le rappresentanze del mondo del lavoro? Interrogativi spinosi che Locatelli lancia al nuovo gruppo dirigente vendoliano, appena eletto dalla tornata congressuale. «Alla vostra richiesta di svolgere primarie di coalizione e di confrontarsi sui programmi il Pd e Chiamparino hanno risposto picche in malo modo........
La candidatura e il programma non si toccano, non sono minimamente in discussione. L’unica opzione che vi è stata proposta, è il “prendere o lasciare”. Ora nessuno può fare finta che se questa è l’opzione, “il prendere” per la sinistra ha il solo significato di fare da stampella a una politica che è in rotta di collisione con qualsiasi programma di sinistra».
Eppure cresce in Piemonte, a dire di Rifondazione, la domanda di sinistra, in grado di contrapporsi alle «politiche neoliberiste, di privatizzazione, di devastazione sociale e ambientale, di smantellamento dei diritti del lavoro», un fronte che sollecita la formazione di «una lista unitaria in alternativa allo schieramento capeggiato da Sergio Chiamparino oltre ovviamente allo schieramento di centrodestra. Una domanda che nasce dalla consapevolezza che Sergio Chiamparino, appena dimessosi da Presidente dalla Compagnia San Paolo, rappresenta in tutto e per tutto l'idea di una scelta politica e programmatica, aperta alle forze moderate e di destra (a cominciare da Scelta Civica), che è di garanzia di un blocco di interessi finanziari, imprenditoriali, di poteri forti. Un blocco di interessi che ha nelle liberalizzazioni, nello smantellamento dei servizi pubblici e dei beni comuni, delle grandi opere, nel modello Marchionne di smantellamento dei diritti del lavoro il loro denominatore comune».
Ravvedetevi, quindi, siete ancora in tempo per «riconsiderare la vostra scelta di stare in una coalizione con Chiamparino, con forze moderate e di destra relativamente alle elezioni regionali per il Piemonte». Inoltre, continua Locatelli tale collocazione stride con il percorso unitario iniziato in vista delle Europee: «Il profilo della proposta di candidatura di Chiamparino è l’esatto contrario del programma e della candidatura di Tsipras per le elezioni europee. A me sembra difficilmente comprensibile e conciliabile che si facciano due scelte così diverse e antitetiche tra di loro, col risultato ancora una volta di dividere invece che unire la sinistra». Rifondazione Comunista ritiene praticabile replicare anche in Piemonte «una proposta di unità e di alternativa, una proposta di sinistra sul modello di quanto si sta costruendo interno alla candidatura di Alexis Tsipras per le elezioni europee».
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/compagni-di-sel-mollate-chiamparino-15369.html
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