sabato 22 marzo 2014

Palestina, a un checkpoint, i militari Israeliani, sparano sui piedi a due giocatori di calcio minorenni. carriera finita!

Giocare a calcio in Palestina, oggi..Epa - 






22 MARZO 2014 - MILANO

Jawhar Nasser e Adam Abd al-Raouf Halabiya colpiti dagli spari di soldati israeliani. Tornavano da un 


Tornavano da un allenamento, erano speranze della nazionale. Al-Rajoub, presidente federale: "Chiederemo l'esclusione di Israele dalla Fifa".

Addio al calcio per una sparatoria. Un dramma che si è consumato a fine gennaio a un checkpoint vicino ad Al-Ram, in Cisgiordania. Lì i militari israeliani hanno colpito Jawhar Nasser, di 19 anni, e Adam Abd al-Raouf Halabiya di 17 anni. I due giovani tornavano da un allenamento allo stadio Faisal al-Husseini di Al-Ram. Due calciatori destinati, secondo i tecnici locali, a diventare presto stelle della nazionale palestinese. Adesso il loro unico obiettivo è tornare a camminare. Per il calcio giocato, siamo ai saluti. I FATTI — Due le versioni dei fatti: un portavoce della polizia israeliana ha detto che i due ragazzini passavano davanti a un checkpoint subito dopo che un gruppo di terroristi aveva tirato bombe alla postazione. Oltretutto le attività sportive, il calcio su tutto, sono usate come pretesto per portare armi da una parte all’altra del confine. I soldati coinvolti nella sparatoria avrebbero detto che i due volevano attaccare il checkpoint. La versione dei due calciatori è diversa: hanno detto che i soldati hanno sparato loro senza nemmeno lanciargli un avvertimento. Va aggiunto che i soldati hanno sparato sui piedi: 5 colpi su un piede e uno sull'altro di Jawhar, un colpo per piede ad Adam. I due hanno raccontato anche che gli israeliani gli hanno lanciato contro i cani per immobilizzarli e poi picchiarli.
LA PROTESTA — Il presidente della federcalcio palestinese Al-Rajoub ha annunciato che farà richiesta ufficiale alla Fifa di estromettere Israele. A quanto pare la richiesta avrà l'appoggio di diverse federazioni mediorientali e nordafricane.

Nessun commento:

Posta un commento