Il pericolo non concerne soltanto il destino dei popoli dell'Ucraina, ma le sorti stesse della pace in Europa e nel mondo.
La coltre di disinformazione che ha coperto l'intero svolgersi della crisi a Kiev impedisce all'opinione pubblica italiana, europea e occidentale di comprendere la gravità del pericolo che tutti noi corriamo. Pochi comprendono che sta per essere mutato, con la violenza, l'insieme degli equilibri europei e della sicurezza del nostro continente.
Lo prova il fatto che l'opinione pubblica non sta reagendo in alcun modo a eventi la cui eccezionalità dovrebbe essere evidente a ogni persona informata.
Il mortale silenzio del Parlamento italiano è la conferma di una inconcepibile sottovalutazione della portata degli eventi ucraini. Le opposizioni tacciono anch'esse mentre il governo italiano, in sede internazionale, si limita a balbettare parole di convenienza immediata. Nessuna iniziativa in senso positivo, di pace, di invito alla riflessione, è stata intrapresa.
Noi chiediamo di aprire gli occhi e di guardare con animo vigile, senza pregiudizio, a ciò che accade. Ne va del nostro destino. La guerra va fermata ora, domani potrebbe essere tardi. L'Italia non ne sarà immune.----
Giulietto Chiesa, Presidente di Alternativa - laboratorio politico
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