giovedì 26 giugno 2025

Marco TOsatti - G4z4, Israele Sospende gli Aiuti su Ricatto della Destra Estrema. Oggi Altre Decine di Persone Uccise.

 


Il primo è questo post su Instagram. Cliccate per il video.

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Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione alcuni elementi di valutazione su quanto sta accadendo in Medio Oriente. Buona lettura e diffusione.

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Esattamente nel momento in cui le comunità locali hanno cercato di organizzarsi per distribuire gli aiuti senza venire massacrati, ecco che il Ministro delle Finanze israeliano ricorda quale è il compito di Israele a Gaza: annientamento totale della popolazione civile.

Mercoledì 25 giugno Netanyahu ha ordinato il blocco dell’ingresso degli aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza, dopo che il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha minacciato di lasciare la coalizione qualora gli aiuti avessero continuato a “raggiungere Hamas”.

La minaccia di Smotrich è stata fatta durante una riunione di governo, dopo che lo stesso giorno sui social media sono circolati video che mostravano uomini a bordo di camion di aiuti umanitari.

Mercoledì 25 giugno infatti le comunità locali di Gaza hanno organizzato con successo la consegna sicura degli aiuti, senza la supervisione israeliana. Il Ministero della Salute di Gaza ha confermato che i camion carichi di medicine e forniture mediche disperatamente necessarie sono entrati attraverso il valico di Kissufim e hanno raggiunto i magazzini e l’ospedale Nasser, segnando una delle poche consegne riuscite negli ultimi mesi.

Una fonte locale ha dichiarato: “Questo viene fatto con l’aiuto della protezione popolare delle famiglie di Gaza di fronte alle bande armate e ai saccheggiatori affamati per consentire un meccanismo di distribuzione più equo e dignitoso”.

Dopo il blocco totale degli ingressi da marzo scorso, a fine maggio a Gaza ha iniziato a operare la Gaza Humanitarian Foundation che Stati Uniti e Israele insieme hanno designato come responsabile della consegna degli aiuti. I punti di distribuzione degli aiuti si sono presto rivelati una “trappola mortale”: da fine maggio 549 persone sono state uccise dalle forze israeliane e dai mercenari USA mentre cercavano di ricevere gli aiuti, oltre a 4.066 feriti e 39 dispersi.

Dall’alba di oggi giovedì 26 giugno, almeno 14 persone sono state uccise nei pressi dei punti di distribuzione della Gaza Health Foundation (GHF), mentre Israele continua a bloccare i corridoi umanitari gestiti da ONU e ONG.

#gazagenocide #palestine #israel #smotrich

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Poi c’è questo dispaccio dell’agenzia ANSA:

 

(ANSA) – ROMA, 26 GIU – Almeno 15 persone sono state uccise questa mattina negli attacchi delle forze israeliane a Gaza, tre delle quali aspettavano la distribuzione di aiuti umanitari nei punti di distribuzione: lo riporta Al Jazeera, che cita fonti negli ospedali della Striscia.
Uno di loro – secondo fonti dell’ospedale Nasser – è stato ucciso da un drone militare israeliano in un attacco vicino all’ospedale da campo giordano a ovest di Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale. (ANSA).

 

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Poi c’è questo post su Instagram:

 

Testimoni oculari hanno confermato che le forze militari israeliane hanno ucciso decine di civili palestinesi affamati e li hanno gettati in un buco mentre cercavano aiuti umanitari, impedendo a chiunque di recuperare i corpi nel punto di distribuzione Israele-USA nel centro di Gaza.

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Sulla Cisgiordania c’è questo post di Jewish Voice for Peace:

 

ULTIM’ORA: coloni suprematisti ebrei hanno sparato e ucciso almeno tre palestinesi oggi, mentre oltre 100 hanno assaltato il villaggio palestinese di Kufr Malek vicino Ramallah, nella Cisgiordania occupata. Dopo l’attacco, i coloni spostarono la loro violenza nel vicino villaggio di Al-Taybeh, bruciando altre proprietà. Proprio ieri, i coloni hanno dato fuoco a una casa palestinese a Susya, bruciandola.

I coloni israeliani mettono in atto queste atrocità contro i palestinesi perché sanno che le loro azioni sono protette e incoraggiate dal governo israeliano. Insieme, i militari e i coloni israeliani agiscono come un’unica entità per realizzare l’obiettivo del sionismo: la completa e totale pulizia etnica dei palestinesi dalla loro terra e dalle loro case per creare uno stato dove gli ebrei abbiano più diritti di altri.

Proprio la settimana scorsa, il governo israeliano ha annunciato la completa annessione militare sull’area di Masafer Yatta, che comprende 12 villaggi palestinesi. L’acquisizione militare di Masafer Yatta mira a completare il processo di pulizia etnica delle colline di Hebron sud, al fine di creare ancora più terra per i coloni israeliani. Le sentenze del governo come l’annessione di Masafer Yatta incoraggiano i coloni estremisti a commettere queste atrocità, con il pieno sostegno dell’esercito israeliano, armato dal governo degli Stati Uniti.

La violenza dello stato di massa è la tattica de facto del governo israeliano dal 1948, quando oltre 750.000 palestinesi sono stati purificati etnicamente durante la Nakba utilizzando le stesse tattiche che stiamo guardando in tutta la Cisgiordania occupata.

Ci uniamo contro le uccisioni sponsorizzate dallo stato e la pulizia etnica. Chiediamo la fine dei continui finanziamenti degli USA alle atrocità dalla Cisgiordania occupata a Gaza. Mentre la violenza contro i palestinesi aumenta, è fondamentale restare fermamente nel nostro antisionismo e resistere alla Nakba in corso perpetuata e escalation dallo stato israeliano.

Basta armare Israele. Agisci su jvpaction.org/blockthebombs.

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C’è questo post interessante de L’Espresso Settimanale:

 

I giornalisti che in Israele documentano l’impatto dei missili (iraniani e non) devono essere bloccati. E, se necessario, arrestati. Il consulente legale della polizia israeliana, Elazar Kahana, ha dato nuove linee guida agli agenti per agire contro fotografi e corrispondenti che informano con foto e video dei raid sui luoghi più strategici. Ma le nuove direttive non si riferiscono esclusivamente a questo genere di siti: il giornale israeliano Haaretz scrive che, “nei casi appropriati, a discrezione individuale”, l’ordinanza stabilisce che, a prescindere dal grado degli agenti di polizia, “saranno adottate misure di coercizione autorizzate contro le troupe dei media che violano gli ordini di censura o gli ordini della polizia”.

La discrezione, quindi, diventa lo strumento principale per arrestare o meno un reporter: una strategia, quella israeliana, che importa in patria quanto già fatto a Gaza, dove dal 7 ottobre non entrano giornalisti internazionali e dove il silenzio mediatico è stata una delle tante armi usate nell’enclave palestinese.

Questi poteri straordinari – che prevedono anche la possibilità di arrestare giornalisti per interrogarli su reati di spionaggio aggravato e fornitura di informazioni segrete, reati che prevedono l’ergastolo o 15 anni di carcere – sono stati concessi su richiesta del ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, e del ministro delle Comunicazioni, Shlomo Karhi.

 

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Questo post è interessante, da ricordare se dovesse riaccendersi la guerra Iran-Israele:

 

La TV israeliana Channel 13 ha annunciato che il gabinetto di guerra si riunirà in un bunker situato SOTTO UN OSPEDALE.
Prendete nota e ricordatevelo la prossima volta che vi diranno che la Resistenza palestinese usa scudi umani (bugie su bugie)!
Ogni loro accusa è una confessione!

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E infine questo post che parla dell’improntitudine di chi si crede il padrone del mondo. 

 

 

“ULTIMA ORA… Sono rimasto scioccato nel sentire che lo Stato di Israele, che ha appena vissuto uno dei suoi momenti più grandiosi della storia ed è fortemente guidato da Bibi Netanyahu, sta continuando la sua assurda caccia alle streghe contro il loro Primo Ministro della Grande Guerra! Bibi ed io abbiamo appena attraversato l’INFERNO insieme, combattendo un nemico di Israele, l’Iran, un nemico di lunga data, tenace e brillante, e Bibi non avrebbe potuto essere migliore, più acuto o più forte nel suo AMORE per l’incredibile Terra Santa”, ha scritto Trump in un post su Truth.

Il post è stato pubblicato poco più di 24 ore dopo che Trump aveva aspramente criticato Netanyahu, sia con i giornalisti davanti alla Casa Bianca sia durante una telefonata subito dopo, per aver messo a repentaglio il cessate il fuoco da lui mediato tra Israele e Iran.

“Una tale CACCIA ALLE STREGHE, per un uomo che ha dato così tanto, è impensabile per me. Merita molto di meglio, e lo merita anche lo Stato di Israele”, ha continuato, aggiungendo che “il processo a Bibi Netanyahu dovrebbe essere ANNULLATO IMMEDIATAMENTE, o dovrebbe essere concessa la grazia a un Grande Eroe, che ha fatto così tanto per lo Stato”.

“Forse non conosco nessuno che avrebbe potuto lavorare in migliore armonia con il Presidente degli Stati Uniti, ME, di Bibi Netanyahu. Sono stati gli Stati Uniti d’America a salvare Israele, e ora saranno gli Stati Uniti d’America a salvare Bibi Netanyahu”, ha concluso. “QUESTA PARODIA DELLA “GIUSTIZIA” NON PUÒ ESSERE PERMESSA!”

Netanyahu è il primo primo ministro israeliano in carica a essere incriminato penalmente per tre capi d’accusa: corruzione, frode e abuso di fiducia in tre distinti casi penali. Il tema di tutti e tre i casi è la coltivazione, da parte di Netanyahu, di relazioni, per vantaggi personali e politici, con uomini potenti e ricchi che possedevano o esercitavano influenza su importanti organi di stampa.

Oltre ai processi interni la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati d’arresto per crimini di guerra e crimini contro l’umanità nei confronti di Netanyahu.

#trump #netanyahu #usa #israel


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