giovedì 2 gennaio 2025

BYOBLU24 - La guerra del Gas:"rubinetti chiusi tra Mosca e Kiev": " A PERDERE SIAMO NOI ITALIANI"!.



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2 Gennaio 2025 Miriam Gualandi:

Rubinetti del gas russo ufficialmente chiusi dal 1 gennaio. È questa la notizia con cui si apre il nuovo anno per l’Europa. Scaduto l’accordo tra Kiev e Mosca, firmato prima della recrudescenza del conflitto, Gazprom ha dovuto interrompere le forniture.

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PS:Grazie al Governo Italiano e a tutti quei Politici e Parlamentari che non si sono ribellati e di pensare di far qualcosa per salvare il popolo italiano! U. M.

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Zelensky parla di “sconfitta per Mosca”, il Cremlino da parte sua rilancia per bocca della portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova che in una nota punta il dito contro “gli Stati Uniti, sul regime fantoccio di Kiev e sulle autorità degli Stati europei che hanno sacrificato il benessere dei loro cittadini in nome del sostegno finanziario all’economia americana”. E difatti a uscire sconfitti dalla guerra del gas saranno i cittadini europei, che rischiano di veder schizzare di nuovo alle stelle i prezzi delle bollette.

La Commissione europea mette le mani avanti e in un comunicato afferma che l’Ue è pronta ad affrontare la fine del transito del gas russo attraverso l’Ucraina e indica altre quattro rotte di approvvigionamento, per portare i “volumi necessari” in Europa dai terminali Gnl in Germania, Grecia, Italia e Polonia a cui potrebbe aggiungersi forse la Turchia. Resta l’incognita dei prezzi, la cui oscillazione è data anche dalle tensioni geopolitiche in corso, a cui si somma il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso di energia elettrica.

Il Ministro dell’ambiente Pichetto Fratin rassicura: le scorte di gas dell’Italia sono a un livello adeguato, garantendo al Paese di superare l’inverno senza restare al freddo.

Per diversificare, il nostro Paese ha puntato sul Gnl, riempiendo d’oro soprattutto le casse americane: a Ravenna è infatti previsto l’arrivo di una nuova nave rigassificatrice, che entrerà in funzione in primavera.

Silenzio invece sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, una delle principali fonti di approvvigionamento di gas russo dell’Europa, per mano dell’Ucraina.

O l’aria condizionata o la pace, disse Mario Draghi nel 2022 in una iconica conferenza stampa: per ora, né l’una né l’altra. E gli italiani pagano.

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