PS : Articolo 11 della "nostra Costituzione" voluta dopo il "ventennio fascista...
...non è per caso ritornato....?
umberto marabese
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Con colori accesi, immagini accattivanti e icone simpatiche il ministero della difesa presenta il Documento Programmatico Pluriennale 2022-2024. Un inno al business della guerra che scalpita eccitato per l’espansionismo russo e le nuove frontiere delle armi 4.0.
In sostanza l’Italia conferma il trend iniziato nel 2015: miliardi e miliardi in strumenti di distruzione. Come infatti si nota a pagina 160 del documento, dal 2008 le spese militari in Italia non hanno fatto altro che aumentare, con un significativo slancio in alto dal 2015 fino ad oggi. Il 2022 poi è un anno glorioso per il settore della difesa, un picco mai raggiunto prima che va a consolidarsi anche negli anni successivi.
Se si va infatti a guardare il bilancio integrato, potrebbe forse allarmare il fatto che l’Italia nel solo 2022 abbia speso in totale 21 miliardi, un bel balzo in avanti rispetto ai 16 miliardi dell’anno scorso.
Nelle spese militari spiccano i finanziamenti alle armi
Fra i vari nomi da 007 e progetti internazionali che avranno l’obiettivo di portare l’Italia verso la “sovranità tecnologica” spicca il caccia di sesta generazione “Tempest”. In collaborazione con Regno Unito e Svezia, ma non si esclude l’entrata nel progetto anche del Giappone, l’aereo ha un programma di finanziamenti che va fino al 2036. I finanziamenti stanziati ammontano a quasi 3,8 miliardi di euro, con un significativo incremento rispetto al 2021 dove i miliardi previsti erano 2,2. Fra tutte le armi è sicuramente quello che ha subito il più grande aumento di finanziamenti.
Degno di nota anche un nuovo veicolo da combattimento cingolato. L’anno scorso, il documento di bilancio prevedeva di spenderci sopra 2,14 miliardi di euro, nel 2022 la previsione è salita a 3,74 miliardi di euro, con una spesa che dovrebbe iniziare nel 2024 e durare 13 anni.
Sono comunque moltissimi i milioni e miliardi impiegati dall’Italia nella “difesa” del proprio territorio. Dai 510 milioni di euro per dei nuovi sottomarini, ai 1,27 miliardi di euro per il programma di approvvigionamento di F-35 in corso.
Governo Draghi il più spendaccione
Ecco quindi un quadro pressoché completo delle priorità degli italiani, almeno secondo il governo Draghi in carica fino ad ora. Continuare a buttare sacche di soldi nel business della guerra e non far mancare la bandierina italiana nella corsa al riarmo.
Visti i commenti del ministro Guerini sull’etichettata invasione russa, prevedendo un ruolo centrale dell’Italia insieme agli alleati NATO sul fianco Est, la situazione inizia a farsi preoccupante.
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