La palla in tribuna. “Il caso Umbria: tutti i partiti facciano i conti” (Claudio Tito, Repubblica, 13.4). Quando arrestano De Vito, “i 5Stelle rubano” (anche se è uno solo) e c’è il “sistema Raggi sotto accusa” (anche se la Raggi non c’entra nulla). Quando in Umbria indagano la governatrice del Pd e arrestano il segretario e l’assessore del Pd, è colpa di “tutti i partiti”.
Scambi di coppia. “E invece Salvini – che si trovava dalla sera prima con la nuova fidanzata Francesca Verdini nella villa di famiglia (di lei) a Pian dei Giullari – chiama al telefono il presidente del Consiglio che ha appena terminato il suo intervento al Festival dell’Economia civile a Firenze. Anche lui è accompagnato dalla fidanzata Virginia Saba” (Repubblica, 1.4). Cioè: Conte ha fregato la fidanzata a Di Maio?...
Scambi di accento. “A mia figlia Francesca le ha pigliato così, sapete come sono fatti i figlioli. Certe disgrazie capitano” (Denis Verdini, ex senatore Pdl e Ala, sul fidanzamento tra la figlia e Matteo Salvini, La Stampa, 10.4). Càpitano o Capitàno?
Slurp. “Lei incede a occhi chini e un passo indietro al suo uomo. Matteo Salvini la guida tenendola per mano, quasi la tira. Il piglio, più che da cavaliere, è da condottiero o da capitano. Francesca Verdini, abito nero e poco trucco, da cena elegante, però elegante davvero, entra alla Scala… È il suo debutto da fidanzata ufficiale del ministro a un evento istituzionale. In lungo, spalle e scollatura celati da una pudica stola, schiva con i fotografi… Sembra aver studiato da fidanzata di ministro: ha occhi solo per lui e sorrisi costumati per tutti… La sorpresa dell’esordio ufficiale della coppia, 26 anni lei, 46 lui, sono le effusioni da adolescenti. Lei cerca il contatto spalla a spalla mentre nel foyer brindano col sindaco Beppe Sala, o cerca la sua mano, al concerto diretto da Riccardo Chailly… E tubano. Francesca gli accarezza la spalla, i capelli, lo bacia a più riprese. Qui, la ragazza del passo indietro, con grazia, sorpassa a sinistra il maschio alfa. E le coccole ministeriali, essendo impossibili da ignorare, si fanno argomento di conversazione conviviale… Seguono aneddotica e chiacchiere su lui che è dimagrito perchè Francesca lo fa correre tutte le mattine…” (Candida Morvillo, Corriere della sera, 10.4). E poi dicono che il giornalismo investigativo è morto.
L’autocomplotto. “Zingaretti e Chiamparino, campagna elettorale contro i fantasmi del passato” (La Stampa, 7.4). Ce l’hanno con Zingaretti e Chiamparino?
Colpa di Virginia. “La Raggi riesce a distruggere pure la Maratona” (il Giornale, 8.4). É lei che ha fatto piovere.
Il grillino australiano. “Assange, quell’alleanza nel nome del Web. Con i grillini l’amicizia più antica” (Jacopo Iacoboni, La Stampa, 12.4). Ecco perchè l’hanno arrestato. Ora ci vuole almeno l’ergastolo.
Le fiabe della buonanotte. “Il Pd si spaventò di certe ingenuità di Marino e lo ha abbandonato” (Corrado Augias, Repubblica, 12.4). Ecco finalmente spiegato, dopo quattro anni, perchè Renzi e Orfini fecero fuori Marino col pretesto delle cene a spese del Comune: erano “spaventati di certe sue ingenuità”. Non è meraviglioso?
Senti chi pirla. “Wikileaks e Russiagate, Hillary all’attacco: ‘Assange ha messo in pericolo vite umane’” (La Stampa, 14.4). Invece lei e suo marito, con le loro guerre, ne hanno sterminate a decine di migliaia.
Senti chi sparla. “Altro che cambiamento: torna l’eterno potere italiano” (Marco Follini, ex Dc, ex Ccd, ex Udc, ex Pd, L’Espresso). Ha parlato Che Guevara.
Alberelli/1. “I grillini sono una setta esoterica e anarchica. Quindi contrari alla democrazia e portatori di caos… Mi ribello a un regime. Avverto il dovere di fare da argine ad alcuni passaggi che mettono in pericolo la democrazia. Il referendum propositivo, per esempio” (Francesco Alberoni, neocandidato di FdI a 89 anni, Repubblica, 14.4). In effetti, la prima mossa di ogni dittatore che si rispetti è quella: il referendum propositivo.
Alberelli/2. “E poi le dico: Berlusconi è vecchio” (Alberoni, classe 1929, contro B., classe 1936, ibidem). “A Berlusconi ho scritto diverse lettere, non mi ha mai risposto. Come se fossi morto” (Alberoni, Corriere della sera, 14.4). E se fosse morto lui?
Il titolo della settimana/1. “Smettetela di litigare” (Repubblica, pag. 1, 9.4). Gioco di mano, gioco di villano. Non calpestate le aiuole. E non parlate al conducente.
Il titolo della settimana/2.“Sorpresa, l’evasore tipo è uno straniero. Chi lo dice alla sinistra? A frodare il fisco sono soprattutto gli immigrati” (Libero, 13.4). Quindi Berlusconi l’ha fottuto il fondotinta.
“MA MI FACCIA IL PIACERE” di Marco Travaglio sul Il Fatto Quotidiano del 15 aprile 2019
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