sabato 3 marzo 2018

Tommaso merlo - Per elettori last minute


Chi dovesse ancora decidere per chi votare – al di là di promesse ridicole e finti sorrisi sui manifesti – si troverebbe difronte a tre opzioni politiche reali. La più pericolosa e quella di Salvini e la Meloni che vogliono uscire dall’Euro e magari pure dall’Unione Europea e sfruttare la crisi dei migranti per realizzare politiche razziste e post fasciste come in Ungheria. Un suicidio politico. A casa nostra scoppierebbero rivolte e disordini se Salvini entrasse a Palazzo Chigi. Si aprirebbe una stagione pericolosa che bloccherebbe il paese con barricate tra le strade e in Parlamento. Gli estremisti per riuscire nei loro intenti retrogradi hanno bisogno di annientare l’opposizione, altrimenti rimangono impantanati in una guerra intestina permanente e a pagarne il prezzo alla fine sono i cittadini. Un governo Salvini o Meloni vorrebbe anche dire isolamento internazionale e perdere l’opportunità di sedersi da protagonisti ai tavoli che contano grazie al nuovo spazio creato dalla Brexit e dallo sgonfiamento tedesco. Loro finto alleato è Berlusconi...
, ormai completamente cotto che come nel 1994 teme solo per i suoi processi e le sue aziende, solo e sempre i fatti propri camuffati con vagonate di baggianate a vanvera. Dietro di lui fronde di poltronisti privi di qualsivoglia contenuto politico che non sia la propria carriera. Proponendo Tajani come premier, Berlusconi ammette di fatto la sua intenzione di fare un nuovo governo dell’inciucio. Con Tajani – mite burocrate europeista – infatti, o Salvini e la Meloni si rimangiano tutto tradendo i propri elettori per qualche poltrona oppure la finta alleanza di centrodestra salta in aria il giorno dopo le elezioni e Forza Italia si unisce nuovamente al Pd, suo gemello siamese. Ci sarebbe poi Renzi che sta crollando con la stessa velocità con cui era salito al potere. La sua è una devastante crisi di credibilità. Renzi non ha capito che con lo storytelling peraltro menzognero non si governa un paese martoriato da decenni di cattiva politica e vittima di una crisi dolorosa. Non ha capito che il popolo esigeva ben altri standard di realismo, serietà e trasparenza e che la formula del capetto brillante con la lingua sciolta circondato dal qualche giglio magico poteva durare giusto qualche mese. Il tempo di una frivola luna di miele. Quanto ad idee, quelle del Pd sono le stesse di Forza Italia. Col Jobs Act Renzi ha sterminato i residui diritti dei lavoratori. Nel bel mezzo di una crisi tremenda, Renzi si è schierato coi ricchi, coi padroni. E quando doveva scegliere tra ambiente e bellezza o trivelle e trafori, non ha mai avuto esitazioni. Un tradimento che ha compattato i Comunisti col Rolex di Liberi e Uguali. Un controsenso politico. Che siano politicanti benestanti di giurassico corso come D’Alema o Bersani a fare gli interessi dei lavoratori non ci credono neanche loro. Quello che rimane della galassia ex comunista si ricompatta solo prima delle elezioni poi riinizia a litigare il giorno dopo. LeU è una palese mossa di alcuni gerarchi di centrosinistra che mirano a far fuori Renzi e riprendersi il Pd dopo il voto. Una vendetta personale. A loro si unisce la Bonino emblema di quelle persone egoarche che non riescono a farsi una vita propria lontano da qualche poltrona. Casi umani più che politici. E infine ci sono i 5 Stelle. L’unico Movimento che non solo ha delle idee forti ed innovative ma soprattutto che è credibile. Lo è perché senza le mani sporche di passato, lo è per l’ottimo lavoro svolto durante i cinque anni di opposizione in parlamento, lo è perché i portavoce danno l’esempio in prima persona rispettando seri codici interni e chi non li rispetta viene cacciato. Il Movimento 5 Stelle è l’unica reale opportunità di cambiamento a disposizione dei cittadini Italiani in queste elezioni. Non è la soluzione immediata di tutti i problemi, non è la bacchetta magica, ma è l’inizio di un faticoso percorso di rinascita della nostra democrazia. Un percorso verso una politica sincera e delle istituzioni pulite che lavorano nell’esclusivo interesse dei cittadini. Questa è la vera scelta in queste elezioni. La scelta tra il coraggio di cambiare e il credere nel futuro oppure il rassegnarsi ad un brutto film già visto troppe volte.
Tommaso Merlo

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