La riforma Madia è incostituzionale. Perché lede l'autonomia delle Regioni. E lo fa in quattro punti cruciali, il cuore stesso della riforma: dirigenti, società partecipate, servizi pubblici locali, organizzazione del lavoro. La Corte Costituzionale, con la sentenza numero 251 appena emessa, non lascia adito a dubbi. La legge delega Madia (la 124 del 2015) - in pratica la legge "mamma" di riforma della pubblica amministrazione che poi si traduce in una serie di leggi "figlie" di attuazione - viola la Costituzione laddove prevede di riformare l'assetto pubblico solo "previo parere" e non "previa intesa" con le Regioni. In materie da cui queste non possono essere solo consultate: dai dirigenti della sanità alle partecipate e ai servizi locali come trasporti, rifiuti, illuminazione...
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