sabato 2 aprile 2016

blog di Beppe Grillo - Il MoVimento 5 Stelle lunedì in Basilicata #tuttiacasa

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Lunedì 4 aprile il M5S farà risuonare tutta l’indignazione popolare per l’ennesimo scandalo che ha coinvolto il Governo. Deputati e senatori si riuniranno sul luogo del delitto, al giacimento di Tempa Rossa, in Basilicata, per poi spostarsi a Viggiano, sede dell’impianto Eni al centro di un altro filone dell’inchiesta che sta coinvolgendo anche esponenti del Pd locale. Proprio al centro Olio in Val d'Agri a Viggiano dell'Eni, alle ore 18, inizierà il raduno. Insieme ai parlamentari ci saranno gli attivisti lucani del M5S e chiunque riesca ad aggiungersi nonostante i tempi stretti e il giorno lavorativo. È solo il primo passo per riprenderci il Paese e governarlo nell’interesse comune.
Il principio è semplice: perché deve pagare solo il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, se l’emendamento incriminato è stato approvato dall’intero Governo all’interno della sua stessa legge di Stabilità? È evidente il tentativo del Bomba di sviare l’attenzione sui rapporti famigliari tra la Guidi e il compagno Gianluca Gemelli, ma non si può nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti: l’emendamento favorisce una multinazionale petrolifera, la Total, ben più che le azienducce di uno scaltro imprenditore con le conoscenze giuste. Il Governo del fossile ha intessuto una fitta rete di rapporti inconfessabili per mezzo di favori parlamentari, pressioni e appalti milionari. Il tutto in spregio all’ambiente e all’interesse nazionale, che suggerirebbe investimenti nelle energie rinnovabili e non l’amicizia criminosa con le lobby del petrolio.....

L’evento promosso dal M5S avrà anche il merito di richiamare l’attenzione sul referendum del 17 aprile, oscurato quanto più possibile dai media nazionali. Sull’onda di questo nuovo scandalo di potere, una marea di cittadini potrà dire SI nelle urne per spazzare via le trivelle e guardare ad un futuro sostenibile. L’obiettivo è mandare a casa un Governo colluso con le Banche, l’Eurodittatura di Bruxelles e le lobby internazionali del Petrolio.
In alto i cuori!
MoVimento 5 Stelle














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Tutti sapevano: ci sono le prove! 

Adesso cercano anche di intimidire minacciando querele. Parlano di diffamazione solo nel tentativo di nascondere e fuorviare la verità che è una sola: tutti sapevano che l’emendamento “Total” era un emendamento marchetta, scritto dal Governo della Lobby, questa volta per le Lobby del petrolio. Ci sono le prove, certe, pacifiche ed incontestabili sin dal 17.10.2014. Il M5S, infatti, prima costringe la maggioranza a ritirare l’emendamento presentato allo Sblocca Italia attraverso la denuncia e l’opposizione in particolare della Deputata Mirella Liuzzi. Poi accade di nuovo il 13.12.14, quando a seguito della riproposizione, questa volta al Senato, dello stesso emendamento da parte del Governo, con il previo assenso del Consiglio dei Ministri ed il “total” accordo della Boschi, il Senatore M5S Cioffi denunciava in Aula l’emendamento marchetta quasi preannunciando quello che poi nei fatti starebbe emergendo dalle indagini della Procura di Potenza e coordinate dall’Antimafia. E cioè una grave commistione tra Governo e Lobby del petrolio, un evidente conflitto di interessi tra cariche governative e interessi privati, ed un groviglio di reiterate menzogne da parte del PD e del Governo ai danni dei cittadini. Tutti, dunque, sapevano o avrebbero dovuto sapere a seguito delle denunce del M5S di quali fossero i rischi e/o le finalità che l’emendamento incriminato avrebbe potuto comportare. Dall’intero Parlamento al Governo che adesso ha l’obbligo di dimettersi. Ci sono le prove. Ed il M5S auspica che possano essere acquisite dai Magistrati agli atti come ulteriore supporto alle indagini, anche in vista della prossima chiamata davanti alla Procura sia della Guidi che della stessa Boschi. Nel frattempo, l’emendamento va immediatamente ritirato. Questo si che è un atto dovuto!----------
MoVimento 5 Stelle Parlamento

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