lunedì 9 settembre 2013

Decadenza Berlusconi, governo a rischio sul voto in Giunta: muro contro muro tra Pd e Pdl

PS: <<Seduta rinviata a martedì. Schifani: "Così l'esecutivo cade". Epifani: "Parole da irresponsabili".>>
Il governo incestuoso, "Pd-Pdl", guidato e "ben accettato" dal Primo Ministro Pd Enrico Letta, non è quello votato dal popolo italiano, ergo...meno male che forse se ne va. La Costituzione, cari "pidiessini", va rispettata...."sempre"....quindi non essendo il governo voluto dal popolo sovrano come il dettato Costutuzionale prevede.........!
 umberto marabese
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23:17 - Le tre questioni pregiudiziali presentate dal relatore Andrea Augello (Pdl) sul caso Berlusconi spiazzano la Giunta per le Immunità del Senato che aggiorna la seduta a martedì sera alle 20. Non solo perché non erano previste, come sottolineano il senatore del M5S Michele Giarrusso, che le definisce "davvero inaspettate", e il presidente della Giunta Dario Stefano, ma perché di fatto rischiano di rallentare non poco i tempi........

Augello, racconta la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, "alla nostra domanda se le pregiudiziali dovessero essere considerate come la relazione e pertanto ci sarebbe stato un voto unico, lui all'inizio della seduta di oggi ci ha detto di sì. Ma poi alla fine ha cambiato idea". "Dopo la lettura che di fatto è durata 4 ore ci ha spiegato che queste dovevano essere considerate come 'preliminari' alla sua relazione vera e propria, che ha intenzione di fare subito dopo presentando la proposta sulla decadenza"..... Così, si spiega sempre in ambienti del Pd della giunta, "i voti molto probabilmente saranno due: uno, unico, sulle pregiudiziali e poi uno sulla proposta". Ma anche sulla questione delle dimissioni in caso di bocciatura delle pregiudiziali, Augello sembra averci ripensato. Sempre a inizio seduta, si assicura nel Pd, lui avrebbe assicurato l'intenzione di dimettersi in caso di bocciatura. Ma al termine della seduta, davanti alle telecamere, ha poi assicurato ai cronisti che in caso di "no" alle tre questioni sollevate, lui avrebbe comunque presentato la sua proposta sulla decadenza di Berlusconi.

Ad alimentare le tensioni tra Pd e Pdl, dopo un lungo pomeriggio di scontro, è arrivato Renato Schifani che ha minacciato: "Se la votazione si farà martedì, toglieremo l'appoggio al governo". "Mi pare che il Pd su questo abbia le idee assolutamente chiare e sia assolutamente unito: lo stato di diritto viene prima di qualsiasi cosa", ha puntualizzato il ministro per il Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini. Gli fa eco il segretario Pd Guglielmo Epifani secondo il quale una crisi di governo sarebbe frutto "dell'irresponsabilità" del Pdl.

 

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