venerdì 6 settembre 2013

Putin: se attaccata aiuteremo Damasco. Papa Francesco: «La pace supera ogni barriera, è un bene di tutta l'umanità».

  PS: ...in fondo, in fondo se torniamo indietro, nemmeno Adolf Hitler avrebbe, se ci fosse stato,
chiesto il permesso all'ONU per invadere l'Europa, e allora ? cosa c'è tanto da scandalizzarsi?....ergo....!
umberto marabese
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Letta: comunità sul filo del rasoio, Papa Francesco: «La pace supera ogni barriera, è un bene di tutta l'umanità». Obama martedì parlerà alla nazione
 Il presidente americano Barack Obama al termine del G20 non ha ceduto alla pressione degli altri leader mondiali perché abbandoni il progetto dei raid aerei contro la Siria, lasciando profonde divisioni a un G20 in cui gli sforzi per rilanciare l'economia globale sono finiti in secondo piano. «Siamo divisi a metà», ha detto infatti Putin. Indicando l'impossibilità di trovare una via comune, nemmeno attraverso una mediazione politica, come auspica invece il premier Erico Letta (che ha promesso di portare in parlamento l'impegno di dedicare 50 milioni di dollari agli aiuti umanitari in Siria). I leader del G20 hanno approvato un comunicato che dice che l'economia mondiale non è fuori dalla crisi ma sta migliorando. Ma le posizioni di Obama e del presidente russo Vladimir Putin restano molto lontane sulla Siria: «C'è stata una lunga discussione con una chiara divisione nel gruppo», ha detto una fonte del G20 a proposito della cena, svoltasi in un palazzo dell'era zarista a San Pietroburgo. Washington dice che le truppe leali al presidente Bashar al-Assad hanno condotto l'attacco con gas che lo scorso 21 agosto è costato la vita a oltre 1.400 persone nell'area di Damasco. Ma per Mosca non ci sono prove che i responsabili non siano gli oppositori del regime. Anzi, crede che il blitz sia stato ben orchestrato per creare le condizioni di un attacco. Incapace di ottenere il sostegno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a un'azione militare per via dell'opposizione della Russia, che ha diritto di veto, Obama ora cercherà con ancora più insistenza cerca l'appoggio del Congresso Usa e ha già annunciato che martedì parlerà alla nazione.......

«NO CONVERGENZE» - Alla fine del G20 il tanto atteso faccia a faccia tra Putin e Obama è avvenuto. Una discussione di 20 minuti, terminata però, con un nulla di fatto. Non ci sono posizioni che convergono, ha spiegato il leader russo nella conferenza stampa a lavori conclusi. E nel caso di un attacco a Damasco, Mosca sarà pronta a portare i suoi aiuti in difesa della Siria. «L'applicazione della forza nei confronti di uno Stato sovrano è possibile solo per autodifesa e con il mandato Onu, e non è questo il caso. Come già detto, chi agisce in modo unilaterale viola la legge internazionale», ha precisato il presidente russo facendo poi l'elenco dei paesi contrari all'intervento: «Cina, Argentina, Italia e Brasile», oltre a India e Indonesia. Putin ha incluso, in qualche modo, anche il Vaticano tra i contrari all'attacco, definendo «importante» il messaggio inviato dal Papa in questo senso. A favore di un'azione militare, ha aggiunto il capo del Cremlino, si sono espresse Usa, Canada, Turchia e Sud Corea. I due presidenti antagonisti sono d'accordo a continuare le trattative con i rispettivi ministri degli esteri.
IL PAPA - Papa Francesco rinnova il suo appello al dialogo attraverso un nuovo tweet dal suo account Pontifex: «La pace è un bene che supera ogni barriera, perché è un bene di tutta l'umanità». Il messaggio contiene l'hashtag «#prayforpeace» che contrassegna oggi migliaia di messaggi sul social network. #prayforpeace».
Letta: «Al G20, certificate le divisioni»

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