Il sindaco di Firenze: "E' il Pd che cambia a seconda del vento, io sono coerente. E non posso chiedere alla mia città 72 milioni di euro. I miei rapporti con quelli della stazione Leopolda? Restano ottimi, anche se io non voglio creare correnti".
“I miei sono tre sì e un no”, dice al fattoquotidiano.it. “Vado a votare, ovvio, ma decido io. L’obiettivo non è raggiungere il quorum? Ci sono. Ma siccome quella che si vuole abrogare è una legge del 2006, governo Prodi, e firmata dal ministro Di Pietro, dovevamo riflettere allora. Come dissi anche io che non ero da un’altra parte, ma nel Pd. Oggi quella legge mi comporterebbe andare a chiedere qualcosa come 72 milioni di euro ai fiorentini, e non posso permettermelo”. Ma sarebbero i gestori privati a chiederlo, in realtà. “In teoria, poi nella pratica sarebbe come dico io, perché la faccia è la mia. Io ho iniziato un lavoro che non posso mandare all’aria e riguarda una cosa molto seria come la depurazione dell’acqua dove a Firenze come nel resto d’Italia siamo indietro di qualche decina d’anni rispetto all’Occidente. Se il Pd cambia idea a seconda del vento che tira non è un problema mio. Io continuo sulla strada della coerenza”......
articolo completo...... http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/07/renzi-il-no-al-referendum-
PS: Signor Romano Prodi e Signor Antonio di Pietro è vero, è una legge vostra? Grazie per la risposta.
Saluti da Umberto Marabese.
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