venerdì 17 giugno 2011

Acqua, il Pd fa già retromarcia. I sindaci spaccati sulla gestione pubblica

Problemi tra l'azienda che gestisce i servizi per l'acqua e il partito che, attraverso i Comuni, la controlla. Risultato? Per ora non cambia niente, le convenzioni restano. "E' il parlamento che deve intervenire", dicono i sindaci dell'Emilia Romagna. Ma per Cinque Stelle, Idv e Comitati la risposta non basta: "Vogliono solo prender tempo".
Passata l’euforia della vittoria ora il Pd si trova davanti, soprattutto in Emilia Romagna, Toscana e Liguria, al bivio più importante, ampiamente annunciato e previsto: la gestione dei servizi idrici. Lo scorporo dalle aziende – delle quali il Pd, attraverso i suoi sindaci, è azionista di maggioranza in queste tre regioni – delle risorse idriche...
continua... http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/16/referendum-guerra-in

PS: ricevo un commento e copia/incolla...<<allora ho ragione quando dico che del pd non bisogna fidarsi. C’è poco da fare è parte del sistema, è immerso anche “lui” nella melassa della vecchia politica corrotta ed opportunista che della gente, tutto sommato, se ne frega. Alle prossime elezioni i militanti del pd che ancora credono nel paese e nella politica sana e nella possibilità, anche remota, di cambiare le cose, non votino pd. Il pd è come 'Giano' anzi, come dice il fido Branca, “tiene sei facce, come uno dado”>>.
Mi è venuta sete, umberto marabese.

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