lunedì 13 giugno 2011
...qualcosa di così moralmente inaccettabile da temere che un dio indignato alla fine ci presenti il conto...
Il secolo esatto che separa le due guerre che l’Italia ha fatto alla Libia, scandisce simbolicamente la sciaguratezza di quella che conduciamo attualmente. Nel 1911, seguendo lo spirito del tempo che imponeva alle cosiddette Potenze di mettere in carniere almeno una colonia, ci siamo tolti il capriccio a viso aperto. Abbiamo portato morte e devastazione ma, a nostra volta, siamo stati uccisi e mutilati. Ci fu pur nella disparità delle armi - un equilibrio del dolore. Oggi, nel 2011, stiamo invece conducendo una guerra impari: noi distruggiamo mentre i libici subiscono, impossibilitati a reagire. Non rischiamo né un soldato, né un missile sulle nostre città.....
continua... http://www.ilgiornale.it/esteri/la_libia_e_silenzi_ipocriti_sulla_guerra
PS: Sono le 11:00 di mattino e ormai possiamo dire che "abbiamo vinto i 4 referendum"(il più contento e Di Pietro che si becca in più 400mila€ di rimborsi, tutto legale). Ora, "signori della politica tutti", dal Presidente Napolitano, da Bersani e D'Alema, da Di Pietro a De Magistris, da Fini_Casini_Rutelli, a Vendola a Pisapia, vogliamo vincere "la battaglia delle battaglie" costringendo il C/D a dichiarare unilateralmente che l'Italia dopo 63 anni applica nella sua pienezza l'art.11 della Costituzione:
<< L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo>>.
Se non decidete di farlo, che differenza c'è tra Voi di C/S e quelli di C/D spazzati via dalle amministrative e dai 4 Referendum?
Un buon giorno da Umberto Marabese
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