PS: Grazie alla ...UE..!!!!!
umberto marabese
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Cattive notizie in arrivo per gli italiani. Le bollette subiranno un aumento, ad aprile, per l’intera collettività. La stangata coinvolgerà, in modo particolare, i cittadini che avranno un Isee tra i 9 e i 15 mila euro, ma anche le famiglie con una soglia di tale parametro superiore ai 20mila. I destinatari dei benefici, stabiliti dalla Legge di Bilancio del 2024, subiranno una diminuzione a causa della cessazione dei contributi straordinari, introdotti da Palazzo Chigi, per attenuare gli impatti nefasti della crisi ucraina e dei suoi risvolti preoccupanti sul piano internazionale.
Le conseguenze...
Milioni di persone smetteranno così di ricevere, in tutta la Penisola dal mese appena iniziato, gli sconti in vigore dalla fine dell’anno precedente. L’importo versato, per il pagamento della luce, vedrà quindi un balzo del 30%, mentre sarà del 15% quello per continuare ad usufruire del gas. Il quadro complessivo è reso ancora più cupo dai rincari generali determinati, ad esempio, dall’installazione di impianti rinnovabili. Peserà sulle tasche dei consumatori pure la messa in sicurezza del nucleare. Le conseguenze negative, della tanto propagandata svolta green, si intersecheranno con gli sforzi per garantire la presenza di tariffe meno onerose in ambito ferroviario e il sostegno alla ricerca di sistema atta a sviluppare il settore elettrico.
L’incremento delle spese annuali
L’insieme degli elementi in questione si tradurrà in un esborso, per ogni nucleo familiare che consuma mediamente 2700 KWh annui, pari in 12 mesi a 105 euro. L’ammontare complessivo dovrà includerne, sempre nel medesimo arco temporale, ulteriori 34 euro per la gestione del contatore e della rete del trasporto energetico.
I dati dell’Arera
Il computo non è migliore in riferimento al metano. L’Autorità di Regolazione (Arera) ha sottolineato infatti di aver dovuto incrementare i prezzi del combustibile per restituire 890 miliardi di euro alla società nazionale Gse. L’ingente somma ha avuto lo scopo di fronteggiare la lievitazione dei costi registrata, a livello globale, nel 2022 anche a causa delle sanzioni occidentali, imposte dall’Unione europea e dagli Stati Uniti contro Mosca, dopo l’inizio dell’operazione speciale del Cremlino nei confronti di Kiev per fermare il genocidio nel Donbass.----------
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