domenica 21 aprile 2024

Il Corriere della sera - I misfatti degli italiani in Russia L’ambivalenza tragica dei confini...!

I misfatti degli italiani in Russia

Raffaello Pannacci: "Guerra 1939-1945, occupazione italiana dell’Urss, azione bellica con fucili". ( basta leggerlo il libro...).

Come combatterono e morirono gli italiani nella Seconda guerra mondiale più o meno lo sapevamo. Sapevamo abbastanza anche della crudeltà (inevitabile?) della repressione antipartigiana nei Balcani. Poco o nulla invece ci era noto di che cosa realmente fu — al di là di una tragica ritirata oggetto di mille testimonianze — la nostra presenza in Russia nei due anni precedenti. Lo racconta finalmente, con una vasta documentazione e grande accuratezza questo libro di Raffaello Pannacci (L’occupazione italiana in Urss 1941-1943, Carocci, pagine 310, euro 35). In Russia, dove peraltro accorsero parecchi volontari, non fummo per nulla «italiani brava gente». Non come i tedeschi, certo, ma comunque cercammo di portare via tutte le materie prime, le attrezzature e i raccolti facendo morire di fame la popolazione; fucilammo nemici prigionieri e feriti; facemmo commercio di donne e di tutto il possibile; requisimmo senza indennizzo; ammazzammo qualche ebreo e ancora di più ne consegnammo ai naziUna sporca guerra insomma: come del resto quasi sempre.----

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