Dal 2011 la Libia è diventata la meta dell’ondata migratoria del continente africano. La maggior parte dei migranti si ferma però nella zona di Tripoli, dove finisce nei centri di detenzione.
Qual è il collegamento tra i finanziamenti che l’Italia fornisce al Governo libico, il traffico illegale di petrolio e la tratta di esseri umani. Ripercorriamo questa storia con Michelangelo Severgnini, documentarista e autore de “L’urlo. Schiavi in cambio di petrolio”.
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