Accesa lite in studio tra Marco Rizzo ed Enrico Mentana, direttore del TG di LA7. La situazione degenera quando Marco Rizzo tenta di spiegare che la guerra in Ucraina è cominciata nel 2014, e non quest’anno. Fatto che chi segue Byoblu sa da tempo, ma che perfino Silvio Berlusconi ha ribadito ieri a Porta a Porta, parlando di 16 mila morti nel Donbass per mano Ucraina e di come Putin sia stato costretto ad intervenire per “rimettere al Governo di Kiev persone per bene”.
Enrico Mentana tenta immediatamente di mettere in difficoltà Marco Rizzo, chiedendoli se “tra le Germania e gli angloamericani, durante la Seconda guerra mondiale, sarebbe stato neutrale“. È a quel punto che Marco Rizzo, segretario di Italia Sovrana e Popolare, formazione che si presenta al voto di domenica e che risulta dall’unione di 15 partiti, non ci vede più e incalza il direttore di La7.
“Lei, Mentana, è potente con i deboli e debole con i potenti“, lo incalza Rizzo, che aggiunge: “Lei rappresenta il pensiero dominante molto meglio dei politici stessi“. E ancora: “Le daranno un Premio, coma a Draghi“, riferendosi al Premio che il Presidente del Consiglio ex BCE, ex Goldman Sachs ha appena ricevuto negli USA dalle mani del rabbino Arthur Scheier come “statista dell’anno”. Un premio, curiosamente, a forma di corna.
Il segretario di Italia Sovrana e Popolare non manca poi di addebitare ad Enrico Mentana l’accordo che il suo giornale, Open, ha con Facebook per censurare i post degli utenti che, a suo insindacabile giudizio, ritiene non veritieri: “addirittura lei ha una società che su Facebook decide chi dice il giusto e chi lo sbagliato“.
“Non ci vediamo da anni: io sono qui perchè ho 10 minuti per legge”, accusa Rizzo. Replica Mentana: “Lei fa le liste con tutti quanti, io resto con la mia coerenzxa”. E Rizzo, seccato, punge: “Adesso non so se le daranno il premio come a Draghi, però certamente queste vostre funzioni vanno in una direzione molto chiara“. Mentana non ci sta, e piccato risponde: “Guardi, io sono un lavoratore dipendente, quindi cerchi di avere rispetto come noi abbiamo rispetto di lei invitandola”. “Lei non ha rispetto dell’informazione pubblica, democratica”, termina Rizzo.
La lite è già diventata virale ed ha fatto molto rapidamente il giro del web e di tutte le testate.
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