Il 7 maggio 2021 Open, il giornale Online fondato da Enrico Mentana, riferendosi ad un’intervista del 21 aprile di Byoblu alla giornalista Tiziana Alterio, pubblica: “No! Al Buzzi di Milano non sperimentano il vaccino anti Covid 19 sui bambini con handicap senza il consenso informato”.
L’articolo uscito su Open, a firma di David Puente, si riferisce all’intervista che per il contenuto trattato Byoblu ha intitolato “Sperimentano il vaccino sui bambini con handicap senza consenso informato”.
Già dal titolo di Open c’è una manipolazione del servizio mandato in onda su Byoblu.
Ecco tutto quello che non torna nell’articolo di Open a firma di David Puente:..
All’Ospedale Buzzi di Milano venivano annunciate le sperimentazioni dei vaccini sui bambini, come da dichiarazione fatta alla stampa il giorno 12 febbraio 2021 dal pediatra dell’Ospedale Buzzi, Gianvincenzo Zuccotti. Lo confermano i titoli di giornale che seguono.
Fonte: La Repubblica 2021
Fonte: Fanpage 12 febbraio 2021
A riprova di ciò, anche una telefonata all’Ospedale Buzzi registrata il 16 aprile scorso dalla giornalista Tiziana Alterio in cui la persona che risponde al telefono conferma che sono iniziate le inoculazioni dei vaccini anti-Covid19 ai bambini ricoverati all’Ospedale Buzzi, mentre per gli altri bambini bisogna rivolgersi al pediatra di base del proprio territorio (proseguendo nell’articolo trovate la trascrizione della telefonata).
Il primo giugno, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il direttore del Dipartimento di Emergenza, accettazione e pediatria generale all’ospedale Bambin Gesù, Alberto Villani, dichiarava: “Anche Johnson & Johnson sta testando il suo monodose nei piccoli: tra i centri selezionati c’è l’Ospedale Buzzi”.
Nel titolo, il giornalista David Puente, in modo erroneo e manipolatorio, unisce le sperimentazioni al Buzzi con la testimonianza successiva raccolta dalla giornalista Alterio, resa dalla mamma di un bambino portatore di handicap chiamata dal Centro UONPIA di Lodi, su cui si basa il servizio di Byoblu dal titolo corretto “Sperimentano il vaccino sui bambini con handicap senza consenso informato”, in cui non si fa alcun riferimento al Buzzi poiché la testimonianza riguarda il centro UONPIA di Lodi.
Ma andiamo avanti:
Il giornalista afferma che “Un servizio di Byoblu ne parla senza fornire alcuna prova”. Dunque secondo Puente la testimonianza di una madre e quella dell’operatrice del centro UONPIA, chiamato in causa, non costituiscono prove dirette.
Il giornalista di Open scrive: “Il 21 aprile viene pubblicato un articolo su Byoblu dal titolo “Sperimentano il vaccino sui bambini con handicap senza consenso informato”; subito dopo questo riporto corretto vi aggiunge, però, del tutto arbitrariamente, la frase: “con riferimento al vaccino antiCovid 19 della Johnson&Johnson e all’ospedale pediatrico Buzzi di Milano”. La frase aggiunta è disinformazione non avendo alcun fondamento.
Consegue il fine, invero strumentale alla distorsione della notizia, di associare due fatti che sono separati: una cosa è la notizia della sperimentazione avviata all’Ospedale Buzzi di Milano della Johnson&Johnson e una cosa è, invece, la testimonianza della madre del bambino con handicap chiamata dal centro UONPIA di Lodi. Non a caso i due fatti sono riportati in modo separato dalle giornaliste Virginia Camerieri e Tiziana Alterio.
Il giornalista di Open scrive ancora: “Si tratta di un caso di disinformazione già per il fatto che in entrambe le telefonate non si ravvisa alcun riferimento chiaro ad una sperimentazione del vaccino anti Covid 19 nei bambini con handicap” .
E qui Puente riporta la dichiarazione sia della madre del bambino che del centro UONPIA le quali, entrambe, fanno inequivocabile riferimento al vaccino anti COVID-19:
Mamma bimbo: “Stiamo chiamando le persone perché avete l’agevolazione, insomma, di poter procedere con il vaccino anti COVID per suo figlio, visto che ha la 104 avrebbe la priorità di poterglielo fare”.
Giornalista Alterio chiama l’UONPIA : “Sono la mamma di un bambino con la 104 e un’amica mi ha detto che avete iniziato già a fare i vaccini anti COVID”.
UONPIA di Lodi: “In base al territorio, quindi all’UONPIA di territorio, noi abbiamo dato come UONPIA di Lodi i nominativi di tutti i pazienti, soprattutto quelli che hanno la 104 comma 3, quelli sostanzialmente più gravi”.
Il riferimento al Vaccino anti-covid 19 ai bambini portatori di handicap è assolutamente inconfutabile.
Il giornalista di Open continua “In questa telefonata non c’è stato alcun accenno alla sperimentazione”. Open accusa che non si fa alcun riferimento alla “sperimentazione” in questa telefonata. Anche noi, come giornalisti, ci chiediamo come sia possibile che nella telefonata della Uonpia di Lodi alla mamma del bambino non sia stato detto che si trattava di una sperimentazione. Cioè di un vaccino ancora non sperimentato in quella fascia di età.
Il giornalista scrive ancora “Sebbene Byoblu faccia un collegamento diretto con l’Ospedale pediatrico milanese, ci si aspettava almeno una telefonata al Buzzi”. Ebbene, come anticipato all’inizio di questo articolo, la giornalista Tiziana Alterio ha chiamato il Buzzi il 16 aprile.
La registrazione della telefonata fra Tiziana Alterio e il Buzzi
Alterio: Sono la mamma di un bambino con la legge 104 e mi hanno detto che sono iniziate le vaccinazioni al Buzzi anti covid
Buzzi: Sì
Alterio: Ho saputo da una mia amica che ci sono anche in altri ospedali piccoli come Lodi o altri presidi
Buzzi: Vaccinazioni covid?
Alterio: Sì esatto.
Buzzi: Informazioni precise non ne ho perché so che Poste italiane sta prenotando per gli over 80 e anche per le persone di una certa età che però hanno delle patologie.
Alterio: Per i bambini invece?
Buzzi: Penso che lei debba sentire il medico. Perché purtroppo invece i pazienti che sono più giovani come nel caso di suo figlio che dovrebbero farla (la vaccinazione) per via di essere soggetti a rischio devono sentire il medico perché è lui che se ne occupa.
Alterio: Quindi non chiamate voi direttamente?
Buzzi: No, noi no, a meno che lei non è in cura qui con dei dottori specifici che quindi magari lo potevano contattare loro.
Alterio: Ho capito. Quindi la proceduta qual è ?
Buzzi: Contatti il suo medico di base o pediatra e chieda direttamente per le informazioni se appunto ha diritto alla vaccinazione essendo un soggetto a rischio e come fare per prenotarla.
A riprova di ciò Tiziana ha diffuso successivamente all’intervista e alle accuse mosse da Open anche un’altra testimonianza della Signora Tina Cutri, una mamma di una bambina in cura al Buzzi e contattata per il vaccino anti-Covid ad aprile:
La testimonianza di Mamma Tina chiamata dal Buzzi di Milano
Mamma Tina: Il giorno di Pasquetta, era lunedì, alle 17 ricevo una telefonata con un numero privato. Rispondo, si presentano come incaricati dall’ospedale Buzzi di Milano e mi propongono la vaccinazione covid per mia figlia, una bambina di 10 anni con problemi respiratori da quando ha due mesi e in cura lì da loro semestrale o annuale. E mi dicono che posso usufruire della vaccinazione anti covid Johnson & Johnson anche il sabato successivo, cioè il sabato stesso...
Le ho chiesto ‘scusi può ripetere’? Lei ripete e io le ho proprio detto: ‘scusi ma è sperimentale questa cosa?’ E mi ha risposto: ‘Signora lei deve decidere, se vuole sabato sennò no’.
Sia la giornalista Alterio che il Dottor Eugenio Serravalle, come membro dell’associazione ASSiS, hanno poi inoltrato al Comitato Etico dell’Ospedale Buzzi una pec con la richiesta di accesso agli Atti a cui è stata data la seguente risposta del 19 maggio: “La ASST non ha sottoscritto alcun accordo con la succitata ditta farmaceutica per l’avvio della sperimentazione in questione in quanto ad oggi non è stata autorizzata ed avviata presso il Presidio Ospedaliero V. Buzzi la predetta sperimentazione”.
Se, dunque, le sperimentazioni non sono iniziate come mai alcune famiglie sono state già contattate, come emerge dalle testimonianze prodotte?
Il giornalista di Open scrive ancora “Un punto da chiarire è come mai vengono contattate le famiglie dei bambini portatori di handicap per le vaccinazioni Anti-Covid. La madre potrebbe aver compreso male la telefonata dell’operatrice”.
Puente si pone la stessa domanda che si è posta la giornalista Tiziana Alterio, una domanda legittima dunque. Tuttavia, Open mette in dubbio ciò che la madre del bambino ha compreso dalla telefonata dell’UONPIA di Lodi. Ma ci sono non una ma due prove che la giornalista Alterio porta in merito: incrocia infatti la telefonata della madre con la dichiarazione dell’operatrice dell’UONPIA di Lodi che conferma quanto detto dalla madre.
Al giornalista di OPEN, invece, piace pensare che la vaccinazione dovesse riferirsi ai parenti ed assistenti del minore, visto che scrive: “Le famiglie che sono state contattate, come la madre del bambino, vengono avvisate di questa priorità data a chi convive e opera con persone disabili, che siano queste in età o meno da vaccino anti Covid19″.
Alla fine dell’articolo David Puente riporta poi le raccomandazioni del Ministero della Salute per i portatori di handicap ‘adulti’ e per i familiari conviventi e caregiver, informazioni che non c’entrano nulla con il tema trattato nel servizio di Byoblu, quindi informazioni assolutamente fuorvianti.
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