mercoledì 15 marzo 2017

Scuola, il Senato respinge la proposta della FedeliPd: “No alla bocciatura, ai voti in numeri e all’Alternanza lavoro”.

Manca un ..."NO"...importante: il "no" di poter esercitare il lavoro di "Ministro dell'Istruzione" ad una persona non preparata: la Signora Fedeli, exSidacalista CGIL con un corso di istruzione al di sotto del Diploma ma con un reddito annuo più alto di tutti gli altri Ministri di Gentiloni(!?!?!?)...che finalmente, e per la prima volta in vita sua, ieri è entrata in una "...Università...""NO"...non può fare il Ministro dell'Istruzione e legislifare   sull'istruzione per i nostri figli e nipoti...prima si istruisca Lei, a questi livelli.
umberto marabese
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Le dieci pagine di parere trasmesse in queste ore in viale Trastevere dalla commissione che a Palazzo Madama si occupa di Istruzione non nascondono perplessità su vari fronti della proposta uscita dal consiglio dei ministri: dalla prova Invalsi nel curriculum dello studente della scuola superiore alle “prove non equipollenti a quelle ordinarie” per gli alunni disabili.
"No" ai voti in numeri e alla bocciatura alla scuola del primo ciclo...
 "NO" all’esito delle prove Invalsi nel curriculum dello studente della scuola superiore...
 "NO" anche alla scuola alternanza lavoro come requisito necessario per l’ammissione alla maturità... 
Il parere della settima commissione del Senato relativo allo schema di decreto sul tema della valutazione, chiede un deciso passo indietro alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli....

Le dieci pagine trasmesse in queste ore in viale Trastevere dalla commissione che a Palazzo Madama si occupa di Istruzione non nascondono perplessità su vari fronti della proposta uscita dal consiglio dei ministri in più punti. Il primo è quello della questione della bocciatura alla scuola primaria. Nella bozza esaminata, dopo che l’ex ministro Stefania Giannini aveva manifestato l’intenzione di togliere la non ammissione alle elementari, la bocciatura era tornata con la seguente dicitura: “I docenti della classe in sede di scrutinio, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. Le tre righe non hanno soddisfatto i membri della commissione che nel parere chiedono di inserire altri due commi che ribaltano la filosofia della Fedeli. Nel primo si cita che “gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”. Nel secondo si vincola ancor più la scuola a non fermare nessuno ma a darsi da fare nei confronti di chi manifesta ritardi: “Nel caso in cui le valutazioni periodiche o finali degli alunni indichino livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione, l’istituzione scolastica nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento”...
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