venerdì 1 novembre 2013

Al dipendente del gruppo Sitaf (autostrada del Frejus) sarebbe stato "consigliato" di tesserare tutta la famiglia per scampare ai tagli al personale.


PS: <<A un dipendente del gruppo Sitaf (autostrada del Frejus) sarebbe stato "consigliato" di tesserare tutta la famiglia per scampare ai tagli al personale. La denuncia è del senatore Esposito che tira in ballo Gallo, capataz del partito e dirigente della società....>>
 .....e il "capAtaz" di questi "democratici" sarebbe presto il nuovo Presidente del consiglio?..rivoglio Andreotti, Cossiga, Forlani, Craxi, De Mita....!
umberto marabese
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Una nuova testimonianza, l’ennesimo post su Facebook inquina ancora di più, se possibile, i congressi del Partito democratico torinese. Ad appiccare l’incendio è nuovamente il senatore Stefano Esposito, lo stesso che con un messaggio sulla sua bacheca aveva denunciato un presunto scambio di denaro avvenuto fuori dal suo circolo, quello del quartiere Santa Rita a Torino, dove un “palo” avrebbe consegnato ad alcuni “militanti” i 15 euro per poter votare al congresso della scorsa settimana. Questa volta la sua denuncia riguarda il congresso della sezione di S. Antonino di Susa, nel quale - a suo dire - un dipendente del gruppo Sitaf sarebbe stato "caldamente" invitato a iscrivere lui e tutta la sua famiglia al Pd sotto la neppur troppo velata minaccia di ritorsioni sul suo posto di lavoro. E dopo aver puntato il dito su Andrea Stara, il capataz del circolo torinese, Esposito ritira in ballo il "signore delle tessere" per antonomasia, quel Salvatore Gallo che nell'incestuoso rapporto tra affari e politica si è costruito un piccolo impero familiare, fino a diventare l'azionista di controlla del partito torinese.......


Un episodio che, se confermato, getterebbe davvero una luce inquietante sull'andamento dei congressi di un partito ormai trasformato in suburra della politica, tra mercimonio, truppe cammellate e militanza come pizzo. “L’altra sera ho raccontato il tentativo di Salvatore Sergi (il riferimento è a Sergio Sergi ndr) per conto del suo capo Salvatore Gallo, di inquinare il congresso di S. Antonino di Susa con 10 nuovi iscritti […] – scrive Esposito -. Scavando un po’ ho capito come sono andate le cose: un dipendente di SITALFA è stato caldamente invitato a portare tutta la sua famiglia al congresso per sostenere il candidato che si contrapponeva a Claudio Ferrentino, per fargli capire quanto fosse importante che lui si impegnasse, gli hanno comunicato che la società SITALFA (gruppo Sitaf) sta ragionando su una riduzione di personale. Per quanto mi riguarda questi metodi non sono una sorpresa, ho denunciato in tempi non sospetti il sistema Gallo-Quagliotti, il conflitto di interessi di cui sono portatori. Tanto per non lasciare niente all'immaginazione, sapete chi è il Presidente di SITALFA? Salvatore Gallo. Come ho più volte scritto chi vuole vincere i congressi con questi metodi e con questi attori faccia pure, non stiamo parlando di problemi regolamentari stiamo parlando di etica e di che cosa vogliamo che sia il PD”. Lo stesso Esposito riporta che “il Sig. Quagliotti durante la riunione del circolo 1 abbia dedicato il suo intervento ad attaccare le mie denunce su quanto avvenuto durante il mio congresso a S.Rita, dicendo che ne dovrò rispondere. Ecco chi avesse rapporti con il soggetto gli comunichi che aggiunga anche questo post ai temi di cui dovrò rispondere”.

Con il congresso ormai orientato a favore del fassinian-renziano Fabrizio Morri (ribattezzato dagli avversari Gnorri per le sue posizioni "pilatesche"), le polemiche sui suoi “grandi elettori” non accennano a placarsi e la partita, dopo la prova di forza delle tessere, si potrebbe spostare nelle commissioni di garanzia, se non addirittura in tribunale.

Intanto la commissione di garanzia provinciale, presieduta da Tina Pepe, alla presenza dell’“osservatore romano” Luciano Lunardon, il segretario provinciale di Genova spedito dal Nazareno a controllare, ha preso in esame proprio il congresso di Santa Rita, quartiere della Circoscrizione II di Torino considerato il feudo dell’ex presidente, oggi consigliere regionale, Andrea Stara, iscritto al partito ma capogruppo di una formazione autonoma (peraltro composta solo da lui) a Palazzo Lascaris. Servirà un supplemento d’indagine, a partire da lunedì quando verrà ascoltato Esposito, il primo ad aver acceso i riflettori sui «due signori, in coda per fare la tessera alla richiesta dei 15 euro necessari per l'iscrizione sbottano: “ma come devo anche pagare?” – aveva scritto in un post Esposito - escono dal circolo e io incuriosito li seguo e vedo che girato l'angolo di Via Giacomo Dina, un signore, credo iscritto al circolo, gli dà i 15 euro e loro rientrano, rimettendosi in coda per iscriversi al Pd. Solo nelle giornata di oggi i nuovi iscritti al Circolo sono stati 111!!».
http://www.lospiffero.com/buco-della-serratura/iscritti-al-pd-per-non-perdere-il-lavoro-13280.html

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