In Europa
il quadro dell’immigrazione non è buono, per l’Italia è ancora
peggiore. Nonostante la crisi nel 2011 il nostro Paese è diventato il
quarto tra i Paesi Ocse per numero di arrivi (dopo Usa, Germania e
Francia).
La maggior parte dei
permessi di soggiorno vengono concessi non per motivi di lavoro ma per
ricongiungimenti famigliari (il 43% del totale nel 2011). I permessi di
lavoro per mansioni altamente qualificate sono pochissimi (nel 2011
appena 2 mila immigrati qualificati su un totale di 119.300 permessi di
lavoro concessi)
L’Italia,
scrive l’Ocse, «rimane un Paese ad alta immigrazione». La percentuale
di stranieri nel nostro Paese ha raggiunto l’8% nel 2011, in continuo
aumento rispetto al passato (erano il 4,6% nel 2005 e il 2,4% nel 2000).
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