sabato 9 marzo 2013

Il Pd sguinzaglia gli "intellettuali". E Beppe gli sfotte:"lacchè del potere"."


Dal comico porta in faccia ai bersaniani che chiedono alleanze: "Quando il partito chiama, l'intellettuale risponde. In fila per sei col resto di due.  L'appello degli intellettuali - Accorata, quasi in ginocchio, la richiesta inizia con una preghiera: "Una grande occasione si apre, con la vostra vittoria alle elezioni, di cambiare dalle fondamenta il sistema politico in Italia e anche in Europa. Ma si apre ora, qui e subito". Cambio di tono ed ecco l'avvertimento: "E si apre in questa democrazia, dove è sperabile che nessuna formazione raggiunga, da sola, il 100 per cento dei voti. Nessuno di noi può avere la certezza che l’occasione si ripresenti nel futuro. Non potete aspettare di divenire ancora più forti (magari un partito-movimento unico) di quel che già siete, perché gli italiani che vi hanno votato vi hanno anche chiamato: esigono alcuni risultati molto concreti, nell’immediato, che concernano lo Stato di diritto e l’economia e l'Europa". L'appello continua con l'elenco dei punti su cui, sostengono gli intellettuali, sarà possibile trovare una convergenza. E quindi giù con la solita manfrina: al primo punto, ovviamente, il conflitto d'interessi. Legge anticorruzione subito dopo. Depenalizzazione delle leggi cosiddette ad personam e nuovi reati a seguire. Insomma, antiberlusconismo a go-go....continua...
PS: Ma quanto aspetta qualche Pubblico Ministero, magari donna, a indagare Grillo perchè ha la permanente e metterlo in prigione per evitare che si tagli i capelli e così evita la galera preventiva?
Buona notte, umberto marabese

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