lunedì 25 marzo 2013

Bersani appende il Nord a Saviano, Don Ciotti e Wwf. Fermatelo!

 PS: Chi l’avrebbe mai detto, Bersani come Badoglio. Ma sì, il Badoglio di Caporetto, il Comandante del 27º Corpo d’armata. Come racconta nei suoi diari il Col. Gatti, storico dello SM, quel Badoglio che dopo lo sfondamento della fronte italiana sull’Isonzo, mentre i tedeschi dilagavano nella pianura friulana, puntando su Udine, si era eclissato dal campo di battaglia e intratteneva il suo SM con dotte elucubrazioni sulla botanica, di cui era un fervente studioso, bevendo birra. I TEDESCHI stavano facendo a pezzi l’esercito italiano e lui conversava di botanica, bevendo birra… roba da pazzi!
umberto marabese
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 Non è uno scherzo, sono tra i soggetti "consultati" dal segretario Pd prima di PdL e Lega. Sarebbe anche divertente, se famiglie e imprese non fossero sul baratro. Non è nato a Bettola, Pierluigi Bersani. Dev’essere nato direttamente a Sbronza, o qualcosa del genere. Perché quest’uomo, già ligio e pratico dirigente del Pci emiliano, già ministro blandamente riformista nel deserto dell’era-Prodi, già uomo legato a consumate liturgie tardocomuniste, ma non infettato dal virus del giustizialismo acefalo, da quando si è convinto di aver vinto delle elezioni che ha malamente pareggiato, ha perso palesemente il controllo. Non solo deve installarsi autonomamente a Palazzo Chigi contro ogni logica, e fin contro ogni aritmetica, contro il consenso del Paese e pure quello del Parlamento. Sarebbe già abbastanza, in una contingenza tragica e “cipriota”, che invoca governi il più larghi ed efficienti possibili
http://www.lintraprendente.it/2013/03/bersani-appende-il-nord-a-saviano-don-ciotti-e-wwf-fermatelo/

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