La nota del Quirinale: «Niente forzature sull'incarico». Potrebbe essere il nuovo presidente a gestire le consultazioni.- «Il governo del presidente? C’è da chiedersi per prima cosa quale
presidente». Secco e lapidario il volutamente anonimo senatore del Pd
liquida così la proposta di Veltroni ufficiliazzata ieri dal Corriere e
dà il senso dell’umore che serpeggia in queste ore a largo del Nazareno
nei confronti dell’attuale inquilino del Colle. La nota di ieri del
Quirinale è piaciuta poco a tutta la segreteria del partito di Bersani
specie laddove finisce col non riconoscere che «c’è un partito, il
nostro, che ha avuto più voti ed eletti sia alla Camera che al Senato» e
che «da qui si deve cominciare».
DIMISSIONI
C’è però un’altra convinzione che comincia a prendere quota tra i democrat e che parte dall’indisponibilità di Giorgio Napolitano per un altro settennato o una proroga. Quindi, è il ragionamento che si fa, se si vogliono accelerare i tempi della crisi, una volta eletti i presidenti delle Camere, il capo dello Stato «non proceda a forzature», «anticipi di un mese la fine del suo mandato» e permetta «al prossimo inquilino del Colle di prendere in mano la situazione sin dall’inizio»
DIMISSIONI
C’è però un’altra convinzione che comincia a prendere quota tra i democrat e che parte dall’indisponibilità di Giorgio Napolitano per un altro settennato o una proroga. Quindi, è il ragionamento che si fa, se si vogliono accelerare i tempi della crisi, una volta eletti i presidenti delle Camere, il capo dello Stato «non proceda a forzature», «anticipi di un mese la fine del suo mandato» e permetta «al prossimo inquilino del Colle di prendere in mano la situazione sin dall’inizio»
PS: Toh! vuoi vedere che il "nostro Presidente" si è ricordato di esserlo .....ma di tutti gli italiani?
umberto marabese
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