sabato 4 giugno 2011

Proiettili e minacce a Esposito e Merlo.

I due parlamentari democratici destinatari di lettere intimidatorie, con acclusi bossoli. Avevano appena sottoscritto l’invito a Maroni di dichiarare il cantiere di Chiomonte “sito di interesse nazionale”.

Stefano Esposito, deputato del partito democratico, è il destinatario di due buste - intercettate ieri dal centro torinese di smistamento delle Poste e immediatamente consegnate alle forze dell’ordine - contenenti ciascuna una lettera minatoria e un paio di proiettili: una indirizzata direttamente alla residenza del parlamentare, l’altra alla sede torinese dell’Ansa.
Nelle missive, accompagnate da farneticanti affermazioni sulle presunte responsabilità di Esposito sulla gestione politica della vicenda, unite da particolari sull’abitazione e i figli dell’onorevole, sono inclusi riferimenti anche al collega Giorgio Merlo, deputato pinerolese, sottoscrittore con Esposito di alcune interrogazioni parlamentari. La parternità del gesto, rivendicata da un comitato "resistente", secondo gli inquirenti sarebbe da attribuire alle frange antagoniste infiltrate all'interno del movimento No Tav
I due esponenti democratici si sono infatti distinti, soprattutto nelle ultime settimane, per la loro posizione favorevole all’opera, in particolare nella richiesta diretta al ministro dell’Interno Roberto Maroni a classificare il cantiere della Maddalena di Chiomonte quale sito di interesse strategico nazionale, attivando la conseguente “copertura” militare.

PS: Quanda la dialettica viene alimentata, è difficile spegnerla. Tutti dovrebbero misurare bene le parole prima di dirle, sopratutto chi può determinare i fatti presenti/futuri. Su chi siano i mandanti ho dei forti dubbi che appartengano ai NOTAV , anzi, non ci credo proprio.
La mia sincera solidarietà ai minacciati, Umberto Marabese.

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