L'esercito israeliano ha aperto il fuoco sui dimostranti pro palestinesi che stavano manifestando lungo il confine per commemorare la Naqsa, la sconfitta araba nella guerra dei Sei giorni del 1967. I feriti sono stati portati via dai manifestanti. La tensione è ancora alta.
Majdal Shams - Sono almeno tre le vittime causate dagli spari dell'esercito israeliano sui dimostranti pro palestinesi che stavano manifestando lungo il confine per commemorare la Naqsa, la sconfitta araba nella guerra dei Sei giorni del 1967. La televisione di Stato israeliana fa sapere che ci sono anche nove feriti. Dopo che Israele ha aperto il fuoco, diversi feriti sono stati portati via dai manifestanti, ma altre persone hanno continuato ad avvicinarsi al confine gridando "shahid", o "martire".
La ricostruzione dei fatti Le truppe hanno sparato in aria colpi di avvertimento dopo che la folla ha iniziato ad avvicinarsi al confine, quindi ha avvertito a voce la gente di stare lontano, con le parole: "Chiunque si avvicini alle barriere mette a rischio la sua vita". Ma dopo che alcuni manifestanti hanno raggiunto le recinzioni, i soldati hanno aperto il fuoco, mirando alle gambe. I residenti di Majdal Shams, che si trova sul lato israeliano del confine, hanno guardato la manifestazione dai tetti. Le scuole sono state chiuse e i lavoratori sono stati a casa, in previsione dei disordini.....
PS: Perchè l'esercito israeliano può sparare quando, dove, e contro qualsiasi, senza la paura che la NATO, difensore nel mondo dei diritti dei civili inermi( vedi Iraq, Balcani, Afghanista, Libia, ....)possa intervenire?
Se la NATO interviene, statene certi, bombarderà sicuramente ma ..........soli i Palestinesi!
Un saluto da Umberto Marabese.
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